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domenica 26 ottobre 2014

RENZI ED IL MISTERO DELLA LETTERA DALL'UE - CERCHIAMO DI SCHIARIRCI LE IDEE

Salve gentili lettori.

In questo articolo odierno, vorrei dedicarmi alla diatriba nata qualche giorno fa, tra il governo italiano, e l'UE.
Come tutti saprete, in data 22 ottobre 2014, il nuovo vicepresidente della commissione UE Jyrki Katainen ha inviato una lettera piuttosto confidenziale al nostro ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, chiedendo chiarimenti riguardo a 2 tematiche specifiche, riguardanti gli obiettivi economici inseriti in legge di stabilità 2015.
Entrando nello specifico, il commissario UE , ha chiesto al governo italiano di specificare per quale motivo, l'Italia non intenderà rispettare il patto di stabilità nel 2015 e, secondo punto, come intenderà assicurare il pieno rispetto degli obblighi di bilancio.
Andiamo per gradi.
Per prima cosa, vi rendo disponibile la visione della lettera pubblicata dal governo italiano sul sito del MEF. Eccola.

In tale lettera si legge: " L'Italia prevede una significativa deviazione dal richiesto percorso di aggiustamento strutturale verso gli obiettivi di medio termine nel 2015 sulla base della prevista modifica del bilancio strutturale. Rispetto alla legge di stabilità 2014, il piano di bilancio dell'Italia pospone il raggiungimento degli obiettivi di medio termine nel 2017 e rallenta la diminuzione del debito su P.I.L. negli anni a venire ".

Il giudizio definitivo della commissione UE arriverà il 29 ottobre, ma nel mentre il governo ha dovuto rispondere agli interrogativi precedentemente esposti, ed ha adempiuto a questo obbligo in data 24 ottobre 2014.

Ecco la risposta del ministro Padoan alla commissione UE

In questa risposta, il governo italiano ha sostanzialmente gettato acqua sul fuoco. Nello specifico, il ministro dell'economia Padoan, ha rassicurato la commissione UE, specificando che il percorso dell'Italia proseguirà attraverso forti privatizzazioni (io direi selvagge), pari allo 0,7% del P.I.L..
Padoan ha proseguito scrivendo che l'Italia aggiusterà il deficit previsto per il 2015 dello 0,3% del P.I.L, per rimanere all'interno dei limiti.
Specifichiamo meglio da dove verranno presi questi soldi:
- 3,3 miliardi di Euro dal fondo per la riduzione delle tasse, che quindi si riduce drasticamente;
- 500 milioni dai cofinanziamenti UE;
-730 milioni dal fondo reverse charge IVA.

La risposta di Padoan dimostra che Renzi abbaia ed ostenta sicurezza nelle interviste, ma si fa bastonare dall'UE nella realtà!

Tuttavia, nel complesso, il governo si è reso disponibile a mettere i 2 miliardi di differenza già nell'immediato. Ma nella realtà, i problemi dell'Italia, legati agli obblighi firmati nel tempo con l'UE, sono molto più forti di quanto vi voglia far credere Renzi.

La realtà è un'altra, alla commissione Barroso, non basta un piccolo aggiustamento strutturale pari allo 0,1% del PIL, ma egli chiede al governo italiano uno sforzo che arriva a toccare lo 0,5% ( in soldoni si parla di 8 miliardi di Euro ). E dove credete che Renzi vada a trovare questi soldi?? 
Dopo aver alzato il deficit annuo di altri 11 miliardi per garantire il bonus di 80 Euro, che come vi avevamo detto noi del M5s molti mesi fa (prima delle elezioni Europee), non poteva essere gestito in modo strutturale da questo governo (alzando il deficit ci sarei riuscito pure io chiaramente). La realtà è che questo governo non ha la possibilità di andare a tagliare dove possiamo andare noi, perchè noi non dobbiamo rendere conto a nessuno, oltre ai nostri cittadini.

La realtà sta da un'altra parte, ovvero:

1) Renzi ha spostato di un anno l'obbligo firmato dai precedenti governi, del pareggio di bilancio in Costituzione (spese = entrate);
2) Sta arrivando lo spettro del Fiscal Compact, ovvero altri 50 miliardi all'anno da individuare, oltre le altre spese che fatichiamo ad osservare oggi che possiamo alzare il deficit annuo del 3% andandolo a far confluire nel debito pubblico (che è un grosso problema solo perchè abbiamo l'Euro, altrimenti sarebbe assolutamente gestibile);
3) Terzo spettro, l'ERF, nessuno ve ne parla, proverò a farlo io in un altro articolo appena possibile.

Vi imploro, andate a leggervi questa legge di stabilità 2015 contestata dall'UE, all'articolo 45!! la trovate facilmente sul web! anche nel mio blog, in questo articolo precedente http://simosamatzai1993.blogspot.com/2014/10/renzi-aumentera-liva-per-tre-anni.html. Insomma, in questo articolo, si parla di tante clausole di salvaguardia, che a partire dal 2016, qualora i tagli strutturali allo Stato sociale non dovessero andare a buon fine, faranno aumentare l'IVA per 3 anni consecutivi, portando l'aliquota massima a toccare il 25,5% nel 2018! (io da buon ragioniere ricordo i calcoli delle fatture nelle scritture in partita doppia, e quando calcolavo l'IVA andavo in automatico a scrivere 20%! ecco, era il 2011/2012, sono passati solo 2 anni e mezzo, siamo già al 22%, e tra poco sarà ancora peggio). Tutto questo, sommato all'aumento delle accise sulla benzina, che arriveranno ancora come clausola di salvaguardia a partire dal 1° gennaio 2016, faranno calare a picco i consumi, distruggeranno quelle povere imprese che si stanno indebitando pur di resistere alle leggi del mercato.

Staremo a vedere come la commissione UE sentenzierà sulla legge di stabilità italiana del 2015 il 29 di ottobre. Intanto, per tirarvi su il morale, vi informo che il PDR ha già firmato questa legge....facciamoci gli auguri concittadini!!

Alla prossima!

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