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martedì 28 ottobre 2014

INFORMAZIONE CONTROLLATA - ANALISI E CONSIGLI PER SVINCOLARSI DAL PROBLEMA

Salve gentili lettori.

Questo articolo, breve ma specifico, lo vorrei dedicare all'informazione, toccando vari aspetti di una tematica che è assolutamente fondamentale nell'andamento della politica all'interno di uno Stato.

Vorrei partire dall'aspetto principale, che è la causa di tutta una serie di problemi secondari. Sto parlando della libertà di stampa.

In uno Stato apparentemente evoluto come l'Italia, la libertà di stampa dovrebbe essere la colonna portante della società, in quanto una stampa libera da condizionamenti, ha la possibilità di informare la popolazione a 360%, in modo chiaro. Questo permetterebbe di avere dei cittadini sempre informati e difficilmente raggirabili dal primo politico conta favole (avrete già capito a chi io mi stia riferendo).
Questo, purtroppo, nel nostro bellissimo Stato, non succede, in quanto gran parte della stampa addetta all'informazione economico-politica, non svolge a pieno regime il suo lavoro.
In altri casi invece, l'informazione sia essa cartacea, sia essa televisiva, risulta essere gestita da soggetti aventi forti influenze all'interno di determinati partiti. Come potrete pretendere che in presenza di conflitti d'interesse, l'informazione offerta da questi soggetti risulti essere limpida? E' impossibile, e lo sapete bene.

Ora entrando nello specifico, vedrete come i dati parleranno chiarissimo. State ad osservare.

Secondo la classifica annuale sulla libertà di stampa, stilata dal " WORLD PRESS FREEDOM INDEX ", l'Italia si trova appena al 49° posto, dietro addirittura a Stati come: Niger, Haiti, Trinidad e Tobago, Suriname, El Salvador, Capo Verde, Namibia; e lontanissimi rispetto alle prime posizioni, occupate da Finlandia, Olanda, Norvegia ed Andorra.

Se vogliamo dirla proprio tutta, nella classifica precedentemente citata, non vi è solo l'Italia ad essere sorprendentemente un paese semi-libero, ma vi sono Stati come gli USA al 46° posto, la Francia al 39°, la Spagna al 35° e la Gran Bretagna solo 33°.
So che la vostra curiosità, in questo momento, vi starà spingendo a chiedervi in che posizione si trovi la Germania. Vi accontento subito. Essa si trova in un'accettabile 14° posto.

L'informazione, come detto precedentemente, è la base per uno Stato libero. Se l'informazione è controllata da poteri economici e politici, essa cercherà di sviare l'attenzione su temi secondari, poco importanti gonfiandoli all'inverosimile, per riuscire a nascondere sotto il tappeto i temi veramente caldi.

Ed allora quali sono i miei consigli per liberarvi dal cappio dell'informazione controllata?

Io da anni ho cominciato a modificare le mie tecniche d'informazione, e devo dire che, alla fine dei giochi, quando si arriva al risultato finale, riesco ad unire i puntini tra di loro in anticipo, non rimanendo sorpreso di alcuni fatti che invece appaiono clamorosi.

Ecco i miei consigli:

- Non informatevi in modo giornaliero, leggendo i giornali per informarvi sui fatti del giorno, perchè così facendo, si perde la visione d'insieme di un determinato fatto. Spostate il vostro metodo informativo da informazioni giornaliere, ad informazioni nel tempo e cercate di ampliare le vostre conoscenze su un unico, determinato fatto. Questo vi permetterà di toccare con mano l'evolversi di una vicenda e vi darà un quadro d'insieme definito.

- Ricordatevi che i giornali, danno sempre le notizie. Anche se in un trafiletto nell'ultima pagina, nascondendo l'informazione tra le righe, essi inseriranno sempre l'informazione (anche se lo faranno magari quando quel tema specifico si sarà un po' sgonfiato all'attenzione popolare). Il motivo è molto semplice. Quando scoppierà il casino su quel tema, loro potranno comunque dire : << Ecco! noi ve l'avevamo detto! anche se a pagina 80, nell'ultimo trafiletto prima delle previsioni del tempo >>. 
Nelle televisioni, invece, la problematica viene superata dando l'informazione ad orari ridicoli. Magari nei telegiornali notturni. 

Ecco una testimonianza di una giornalista RAI:


Quindi, seguendo un'informazione nel tempo, il problema che i media nascondano la notizia in un trafiletto nell'ultima pagina, a voi non vi importerà più, perché informandovi su un caso specifico, andrete a scovare quella notizia senza problemi, grazie all'inserimento di parole chiave nei motori di ricerca del web.

- Il web! si, proprio lui. Ormai è fondamentale. Io mi informo solo sul web, andando a cercare informazioni nei blog gestiti da persone che io stimo e ritengo libere da un punto di vista intellettuale. Potrei chiaramente sbagliarmi, ma fino ad ora, a giochi fatti, posso ritenermi soddisfatto del mio bagaglio informativo. Nel mio blog ho inserito alcuni dei blog che ritengo affidabili, magari potreste provare a cominciare con quelli!! inoltre ritengo che, nonostante la condizione disastrosa della nostra informazione, esistano ancora giornalisti liberi. Ora non gasatevi troppo, io li conto sulle dita di una mano, ma ci sono.

Sul tema talk show, vorrei specificarvi che mi lasciano ormai da 2 anni quasi indifferente. Vi ammetto che mi è piaciuto molto vedere i miei rappresentanti in Parlamento asfaltare i vari Gasparri di turno, ma dopo il risultato delle europee, è inevitabile non ammettere che questo tentativo di inversione strategica sul tema comunicazione non sia riuscita a fare breccia. In tv serve altro, forse più protagonismo, meno succo ( spiegazioni di atti parlamentari, emendamenti, proposte di legge ), e più fuffa. Se notate bene Renzi è un grandissimo volto da televisione. Bisogna ammettere che in comunicazione ci sa davvero fare, anche se non è mai incalzato come si dovrebbe dai giornalai di turno ( tranne i buonissimi GIORNALISTI Marco Travaglio e Andrea Scanzi ).

Io sono un piccolo blogger, amante della scrittura e della politica, che cerca di fare del proprio meglio per produrre articoli di qualità, che diano un nuovo punto di vista ai lettori. Il mio obiettivo è quello di far riconoscere nei miei ragionamenti altre persone, offrendo un'alternativa informativa. Sono iscritto al MoVimento 5 stelle, e non mi stupisce proprio per nulla il fatto che il nostro MoVimento sia attaccato continuamente dal 90% dell'informazione (per andarci cauto). Insomma, abbiamo presentato un disegno di legge che si pone l'obiettivo di eliminare i finanziamenti pubblici all'editoria, come potremmo pretendere di avere un'informazione limpida delle nostre attività parlamentari? Solo due settimane fa ci siamo quasi emozionati nel vedere un servizio trasparente di 4 minuti sulla nostra manifestazione Italia5stelle in diretta alle 20:30 al TG2. Questa dovrebbe essere la normale finestra informativa per il soggetto politico più votato alle elezioni politiche 2013.
Siamo sognatori porta a porta, ed è proprio per questo che nel mio piccolo ho aperto questa finestra d'informazione. Andatevi a leggere la nostra proposta! vi passo qui il link, ma da parte vostra serve più curiosità.  Eccovi il link http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0019000.pdf.

Vorrei concludere questo articolo, con quello che sarebbe dovuto essere il mio punto di partenza, sulla quale sviluppare il discorso, ovvero dal comprendere cosa sia l'informazione. Ho scelto di proporla come riflessione finale, in modo che rimanga ben chiaro il mio punto di vista da blogger sull'informazione.

L'informazione è, molto semplicemente, conoscenza; sia essa di fatti, di dati o di statistiche. In base alla qualità dell'informazione presente in uno Stato, i cittadini potranno riuscire a dare voti di opinione e non voti di scambio, derivati dalle fantomatiche campagne elettorali versione televendita mattutina.
Un cittadino informato, è un cittadino libero, difficilmente raggirabile. Per questo, se nell'informazione di uno Stato è presente conflitto d'interesse, questo tipo d'informazione andrebbe classificata come informazione di serie B.
Gli elettori di partiti che, in questi anni non hanno fatto certamente il bene del nostro paese, sono cittadini uguali identici e precisi a tutti gli altri. Si tratta di persone che lavorano, e si fanno il mazzo tutti i giorni per tirare avanti la famiglia in un periodo così doloroso. 
Tutte queste persone, avrebbero il diritto di avere un'informazione pubblica, che ogni giorno permetta loro di venire a conoscenza di tutte le notizie, in modo chiaro e non fazioso. Solo in questo modo, queste persone potranno poter votare in modo libero da condizionamenti esterni (che loro ignorano, purtroppo, di avere). Chi non possiede gli strumenti per arrivare alla soluzione di un problema, deve essere aiutato.

Insomma, tutto questo è il nostro compito da attivisti.

Vi ringrazio. Alla prossima!






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