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venerdì 31 ottobre 2014

M5S - COSA SIGNIFICA ESSERE ALL'OPPOSIZIONE IN UN PARLAMENTO ESAUTORATO DAL GOVERNO DEL POTERE LEGISLATIVO

Salve gentili lettori.

Questo articolo lo vorrei dedicare ad una tematica che per un attivista iscritto al MoVimento 5 stelle, evidentemente, è di fondamentale importanza. L'articolo dovrà essere esplicitamente tecnico, anche se non in modo esagerato, in quanto all'interno di esso si parlerà di regolamento parlamentare e distribuzione di poteri. 
Lo spunto che mi ha portato nelle condizioni tali da voler scrivere un articolo su questo articolo è stato l'ennesimo diverbio con un classico elettore che ignora il regolamento e la trasformazione del lavoro parlamentare in questo ventennio.
L'affermazione ormai risulta essere pressoché sempre questa: << Ma voi del MoVimento 5 stelle criticate e basta, cosa avete fatto da quando siete entrati in Parlamento? A me sembra che non abbiate fatto proprio nulla! >>. 
Quando un attivista raccoglie le attività del proprio gruppo, e prova a renderle pubbliche attraverso dialoghi con la gente, o attraverso articolo come questo, comincia a sentire un'affermazione del genere capisce immediatamente che il lavoro mentale da fare con l'interlocutore di turno sarà lungo e faticoso, in quanto il soggetto che si ha davanti risulta sprovvisto delle conoscenze di base, senza la quale comprendere il lavoro parlamentare è tecnicamente impossibile. 
Le prime domande che un attivista dovrebbe porre al suo interlocutore, qualora la situazione fosse quella precedentemente illustrata, dovrebbero essere le seguenti:<< Qual è la differenza tra una proposta di legge, un emendamento, un ordine del giorno, ed una mozione? >>; << Qual è l'iter procedurale che porta una proposta depositata a diventare legge dello Stato? >>; ed ancora, << come sono distribuiti i poteri all'interno delle istituzioni? >>.
Qualora il dialogo con il vostro interlocutore si arenasse qui, direi che non basterebbe neppure un corso accelerato per dargli queste basi. E' un caso perso, che deve cominciare in solitaria a formarsi le conoscenze.

Questo mio articolo, si pone l'obiettivo di porre delle basi, se pur semplici e non esageratamente approfondite, che permettano ad un cittadino del genere di arrivare a poter dare un suo giudizio sui lavori parlamentari delle forze politiche elette, riuscendo a mettersi in proprio alla ricerca della realtà dei fatti.
Spero che al termine di questo articolo, dopo averlo letto, almeno uno di voi possa dire: << Ok! ho appreso qualcosina in più >>.

Buona lettura!

Partiamo dalla base, ovvero dalla separazione dei poteri all'interno delle istituzioni.
Se non capiamo quale organo è preposto a fare le leggi, non possiamo andare assolutamente avanti.
I poteri all'interno di una Repubblica sono sostanzialmente 3: 1) LEGISLATIVO, 2) ESECUTIVO, 3) GIUDIZIARIO.

1) POTERE LEGISLATIVO: all'interno della nostra Repubblica, ma anche di tutte le altre, in base all'art.70 della nostra Costituzione è affidato ad un insieme di eletti tramite elezioni popolari, che saranno i rappresentanti del popolo per un periodo che di regola dovrebbe arrivare a 5 anni. Tale periodo temporale di permanenza in carica è detto LEGISLATURA.
Ogni eletto, avrà il diritto-dovere di lavorare per tutto il popolo della sua Repubblica, all'interno del Parlamento. Il Parlamento è, quindi, un'assemblea di rappresentanti eletti che propongono e successivamente discutono, delle migliorie all'impianto legislativo della Repubblica.
Fin qui nessun dubbio. Ora andiamo a differenziare le diverse proposte che un parlamentare ha il diritto di poter presentare all'assemblea in quanto rappresentante eletto.

1) Proposta di legge: Essa è una bozza composta e firmata da uno o più parlamentari, che dovrà              essere calendarizzata e successivamente discussa in assemblea. Essa si pone quindi l'obiettivo di       diventare legge dello Stato dopo esser stata votata a maggioranza dall'assemblea ( nel caso italiano, dato che siamo una Repubblica parlamentare avente bicameralismo perfetto, sia dalla Camera dei Deputati e sia dal Senato della Repubblica );
2) Emendamento: Esso risulta essere una modifica della bozza inizialmente proposta dal parlamentare compositore e firmatario. Può essere proposta da ciascuno dei rappresentanti dell'assemblea parlamentare. Anch'esso deve essere votato ed approvato a maggioranza dall'assemblea per entrare all'interno del testo normativo successivamente da approvare in blocco;
3) Ordine del giorno: Esso è, semplicemente, un documento che all'interno dell'assemblea parlamentare, specifica la sequenza in cui si affronteranno gli argomenti del giorno;
4) Mozione: Esso è un testo che viene sottoposto all'approvazione dell'assemblea, che cerca di indirizzare le politiche governative in uno specifico settore.

Le differenze tra questi istituti sono molto semplici da comprendere. Direi che, per quanto riguarda il potere legislativo, potrei anche fermarmi qui, perché gli istituti in mano al Governo per comporre norme li inserirò all'interno della spiegazione sul potere esecutivo.

2) POTERE ESECUTIVO: Esso è detenuto dal Governo, ed è semplicemente il potere di applicare le leggi. I poteri detenuti dal Governo sono molteplici: far rispettare la legislazione dello Stato attraverso il controllo delle forze armate e militari; gestire tutti i servizi pubblici e l'amministrazione dello Stato; gestire la politica estera confrontandosi e prendendo accordi con altri Stati; ed il più importante, rendere esecutivi i provvedimenti approvati dal Parlamento.
Tuttavia, anche il Governo ha di per se una porzione limitata di potere di comporre leggi ( i cosiddetti " Disegni di legge " ), che devono essere discussi e approvati dal Consiglio dei Ministri, per poi essere sottoposti al vaglio dell'assemblea parlamentare.
In caso di urgenza, ovvero situazioni nella quale attendere il normale svolgimento dell'iter procedurale che porti a far approvare a ciascuna delle due Camere un testo univoco (es. situazioni di catastrofe naturale), il Governo può sopperire a questa difficoltà attraverso l'emanazione di atti aventi forza di legge: il decreto legge o il decreto legislativo. Confrontiamoli trovando le differenze.

1) Decreto legge: Esso è un decreto normativo, avente una valenza esclusivamente provvisoria, adottato in casi di necessaria urgenza. Esso entra in vigore immediatamente dopo la sua approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, emanazione da parte del Presidente della Repubblica e immediata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Tuttavia, perde la sua forza di legge qualora l'assemblea parlamentare non lo dovesse convertire in legge in un periodo massimo di 60 giorni;
2) Decreto legislativo: Esso è un decreto normativo avente forza di legge, adottato, così come il decreto legge, dal governo. Tuttavia, a differenza di quest'ultimo, esso non ha bisogno di essere tramutato in legge in quanto è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, emanato dal Presidente della Repubblica e pubblicato in Gazzetta ufficiale, solo dopo un'esplicita delega dell'assemblea parlamentare. In questo caso, quindi, il Governo sostituisce il Parlamento.

Un altro modo che ha il Governo per avvalersi del potere legislativo, è ottenere una Legge delega dal Parlamento, ovvero una sorta di concessione che sposti il potere legislativo dal Parlamento al Governo, ma esclusivamente su una determinata tematica, presente nella legge delega in questione.
Gli incroci tra potere legislativo ed esecutivo non terminano qui, ma vorrei parlarne in chiusura di articolo. Ora passiamo velocemente all'ultimo potere, il potere giudiziario.

3) POTERE GIUDIZIARIO: Esso, in poche parole ( perché sul tema ci sarebbe da scrivere un romanzo ), è il terzo potere, delegato a risolvere le problematiche di natura civile, penale e amministrative, attraverso l'applicazione delle leggi vigenti all'interno dello Stato in questione.

Queste dovrebbero essere le colonne portanti di una Repubblica democratica, dove i parlamentari eletti possano proporre e discutere progetti di legge, valutare emendamenti agli stessi; e dove solo in determinate situazioni d'urgenza, il Governo si prenda l'onere di legiferare in sostituzione del Parlamento, in modo da accelerare i tempi dell'entrata in vigore della norma. In una Repubblica parlamentare del genere, anche le opposizioni ( parlamentari appartenenti a partiti con idee differenti dai partiti che appoggiano il Governo), potrebbero riuscire a lavorare in modo costruttivo con la maggioranza ( partiti che appoggiano le idee governative ), cercando di trovare accordi e convergenze dopo un dialogo assembleare trasparente.
Noi del MoVimento 5 stelle, una volta entrati in Parlamento nel marzo 2013, sapevamo che questo sarebbe stato solo il nostro libro dei sogni, e che la realtà all'interno del Parlamento sarebbe stata ben diversa. Ma non certo fino a questo punto.
Insomma, ci troviamo davanti ad un sistema che fonda la sua resistenza alle opposizioni attraverso un ricorso spudorato agli atti aventi forza di legge ( ricordate? Decreto legge e decreto legislativo ).
Questo sposta completamente il potere legislativo dal Parlamento ( e quindi anche alle opposizioni ), al Governo. Quando il soggetto detentore di uno dei tre poteri, riesce a prendere anche il controllo sistematico di un altro dei tre poteri, non siamo più in democrazia, ma confluiamo in un altra forma di Stato, il regime. Certo, un regime soft, occulto, con la facciata ricoperta di fiori e ghirlande che vadano a fungere da specchietto per le allodole, ma con una parte nascosta che gestisca l'attività legislativa in modo ben diverso da una democrazia di delegati popolari.
Ed il gioco sta proprio nel fatto che il popolo, difficilmente riesce ad accorgersi di quanto succede.

Sapete, ora è arrivato il momento che vi rendiate conto di come stanno le cose, ma non ve lo dirò io, lo verificherete voi, con i vostri occhi.
I parlamentari del MoVimento 5 stelle hanno depositato progetti di legge per un totale di 240 differenti testi normativi. Il totale dei progetti di legge presentati dai parlamentari di tutti i partiti politici presenti in Parlamento è di 297 testi normativi differenti. Ciò significa che il MoVimento 5 stelle, ha presentato da marzo 2013, su un totale di 297 progetti di legge, ben 240. Mentre gli altri partiti si spartiscono i restanti 57 (dati aggiornati al 15/01/2015). Non lo sto raccontando io, c'è tutto nel sito del Senato della Repubblica. Visitatelo! eccovi il link http://www.senato.it/ric/sddl/risultati.do . (qualora non doveste riuscire ad arrivare alla pagina attraverso questo link, entrate nel sito www.parlamentari5stelle.it per poi aprire la finestra " INFORMATI " e successivamente cliccare su " Disegni di legge ". In questo modo si aprirà in automatico il sito del Senato della Repubblica, con tutti i progetti di legge depositati ed i disegni di legge del governo).
Dove sta il problema? Semplice, il MoVimento 5 stelle, essendo all'opposizione, può calendarizzare un numero ridicolo di quei 240 disegni di legge già depositati, per poterli discutere in aula.
Da regolamento ogni due mesi, le opposizioni avrebbero il diritto di calendarizzare un progetto di legge... .
La questione ridicola, è che quando il MoVimento riesce nell'intento di portare in aula i propri progetti di legge con grandissima fatica ( ultimo esempio il progetto di legge per l'abolizione di Equitalia, prima firma Azzurra Cancelleri ), i restanti gruppi parlamentari lo liquidano con una discussione di 30 minuti ( e sono stato largo ).
Se a questo aggiungete il fatto che ormai le leggi non le fanno più i parlamentari, ma li fanno i governi, capite che essere all'opposizione significa essere tagliati fuori dai giochi.

In più, il governo Renzi, continua ad andare avanti presentando decreti legge, ed aggiungendoci il vincolo ai parlamentari della questione di fiducia. Nulla di complesso. Il governo presenta il decreto legge o il suo disegno di legge già approvato dal Consiglio dei Ministri a maggioranza, e pone il vincolo ai parlamentari di votarlo a " scatola chiusa ", senza possibilità di discussione ed inserimento di emendamenti. O il testo normativo presentato dal Governo passa, oppure si sciolgono le Camere e si va di nuovo ad elezioni. Chiaramente i parlamentari della maggioranza ( PD, Nuovo centro destra, Scelta Civica, sommata alla falsa opposizione di Forza Italia, ed agli aiuti periodici di SEL, in caso capiti il bisogno... ), votano a favore per non perdere il posto da parlamentari. Ed ecco che la proposta del Governo passa, senza essere stata discussa dai parlamentari.
Ormai il Parlamento è esautorato dai suoi poteri. Il Governo Renzi, in carica da Gennaio 2014, ed ha ottenuto l'incredibile record, non certo positivo, di maggior esecutivo come richieste di fiducia al Parlamento, si va oltre l'80% del totale dei lavori parlamentari.

Ecco il grafico di Openpolis ( strumento offerto alla cittadinanza per controllare online l'attività parlamentare ). Fino a settembre 2014, il dato della utilizzo delle questioni di fiducia toccava il 77%, derivanti da 33 fiducie. Tuttavia, con la ripresa dei lavori, siamo ormai arrivati oltre l'80%...( in questo articolo troverete dettagliatamente le percentuali ed i confronti con i precedenti governi http://simosamatzai1993.blogspot.it/2014/12/governo-renzi-patologia-cronica-la.html ).


Ora venitemi a dire che gli eletti del MoVimento 5 stelle non hanno fatto nulla da quando sono entrati, a marzo 2013 in Parlamento.

Ma non basta. Nonostante tutti questi impedimenti i nostri rappresentanti, grazie ad uno studio certosino dei regolamenti parlamentari, riescono ad ottenere l'approvazione da parte dell'assemblea parlamentare d'emendamenti, mozioni ed Odg  preziosi. Eccone alcuni:

1) La norma Fraccaro contro gli affitti d'oro, che permetterà a tutti i consigli comunali, provinciali, regionali ed allo Stato, di svincolarsi da costosi contratti d'affitto di fabbricati, con una semplice disdetta. Si parla di una norma che ha fatto risparmiare allo Stato circa 30 milioni di Euro (e sto parlando solo dei palazzi Marini di Roma ), provate a pensare quanti milioni di Euro saranno risparmiati contando l'adesione di consigli comunali e regionali. Eccovi la norma illustrata dall'on. Riccardo Fraccaro;



2)  i libri scolastici digitali e gratuiti già dal 2014 ( le scuole potranno formare il loro materiale digitale e distribuirlo agli alunni inserendolo direttamente in formato digitale, con un risparmio a famiglia che supera i 500 € );
3) Finanziamenti di milioni di Euro dello Stato alle imprese innovative, lanciate dai giovani;
4) Fondo di Garanzia per le PMI, dove i nostri parlamentari versano le eccedenze dei loro stipendi. Questo fondo funziona da garanzia per le banche si prendono l'onere di finanziare PMI. Ottenere un prestito, per una qualsiasi PMI oggi è sicuramente più fattibile di prima;
5) Qualora le imprese che hanno ottenuto finanziamenti statali, volessero portare il loro sistema produttivo all'estero delocalizzando, oggi, grazie al M5S, saranno obbligati a restituire tutto il capitale precedentemente ricevuto allo Stato italiano;
6) Oggi, grazie al m5s, gli imprenditori che vantano crediti con lo Stato, non pagano più le tasse, fino a compensazione del credito;
7) Abbiamo tolto il segreto di Stato alle ammissioni di Schiavone sulla Terra dei Fuochi, risalenti a quasi 20 anni fa. Il file PDF delle sue deposizioni è facilmente recuperabile sul web;
8) E' stata approvata, con voto favorevole e la collaborazione delle altre forze politiche, un progetto di legge del on. Micillo (m5s) che punisce i reati ambientali fino a 20 anni;
9) Grazie ad una proposta m5s, ora, le auto blu non utilizzate, verranno messe a disposizione delle forze dell'ordine;
10) Grazie ad una proposta m5s, le PMI agricole avranno a disposizione finanziamenti per un capitale totale di 5 miliardi di Euro;
11) Grazie ad una proposta del m5s, le cartelle di Equitalia potranno essere rateizzate in modo più morbido per il cittadino;
12) Grazie al M5s, l'articolo " lucchetto " della nostra Costituzione, l'art. 138, è rimasto li al suo posto.
13) Grazie al m5s, l'8 per mille dell'IRPEF sarà d'ora in poi destinabile anche all'edilizia scolastica e tutti i Comuni potranno farne richiesta per effettuare eventuali migliorie.

Ci sarebbero tante, tantissime vittorie da illustrarvi. Magari lo farò in un altro articolo.
Per adesso informatevi da soli attraverso questo link, dove vengono illustrati periodicamente i risultati ottenuti dai nostri parlamentari. Eccolo: http://risultatim5s.it/.

Vorrei concludere facendovi vedere l'intervento del più giovane vice presidente della Camera dei Deputati della storia, Luigi Di Maio, alla nostra manifestazione Italia5stelle. Godetevi questo intervento.



Alla prossima!






giovedì 30 ottobre 2014

ESPERIMENTO - SCOMMETTETE CHE IL " MAMBA " KOBE BRYANT VI FARA' COMPRENDERE COSA SIGNIFICHI ESSERE IL M5S NELLA SOCIETA' ITALIANA?

Salve gentili lettori.

In questo articolo, vorrei fare un esperimento pazzo, di difficile riuscita, toccando due temi che tra loro non hanno assolutamente nulla in comune ma, che alla fine del ragionamento, proveranno a combaciare tra di loro per terminare un ragionamento.

In effetti, una partita di basket NBA, con la condizione che deve subire pressoché giornalmente il MoVimento 5 stelle in Parlamento e nei giornali, non ci incastra assolutamente nulla. Eppure, da buon appassionato di basket NBA, vi voglio proporre questo paradosso,
E' solo uno stranissimo esperimento, ma di fatto in un blog bisogna sperimentare per riuscire a trovare i meccanismi giusti con la quale far arrivare informazioni ad un bacino di persone con idee e strutture cognitive completamente differenti.

Partiamo con l'esperimento. Buon divertimento ( spero ).

Vi voglio proporre una prestazione magica del " Mamba " Kobe Bryant in gara 5 delle finals 2010 contro i Boston Celtics. I più attenti capiranno il legame tra questa partita, e la situazione del m5s inserito nel complesso della società italica.                                                                                             


Che spettacolo, vero?? Se, alla fine della lettura del mio articolo, non vi doveste ritenere soddisfatti, avreste comunque nei vostri occhi questa spettacolare prestazione. Quindi ne sarà comunque valsa la pena spendere 10 minuti del vostro prezioso tempo. Ma andiamo avanti.

Il grandissimo commentatore tecnico Federico Buffa, spiegando come Kobe si trovi radicalmente " SOLO SULL'ISOLA " ha colto il tasto giusto, che mi ha dato lo spunto per collegare questa partita NBA, alla tematica M5S.
Anche il MoVimento 5 stelle, in questo momento è radicalmente, così come Bryant contro i Celtics, " SOLO SULL'ISOLA ".

In questo momento, il nostro MoVimento, ha tutta la politica italiana ed europea contro, in quanto siamo entrati nelle istituzioni per cercare di scardinare il sistema, e ricostruirlo dalle fondamenta. Continuando a costruire il legame tra questa partita e la situazione del M5S, direi che il resto della politica italiana ed europea, in questa partita, è rappresentata dai Boston Celtics ( gli avversari da battere ) ed il campo da gioco, è il campo degli avversari ( il TD GARDEN di Boston per Kobe Bryant, il Parlamento italiano ed europeo per il MoVimento 5 stelle ).

E' inutile negarlo, in questo momento, i Parlamenti italiano ed europeo sono due luoghi ostili al Movimento 5 stelle, che si trova accerchiato da strutture partitiche che nulla hanno a che fare con esso, e che combattono con le unghie e con i denti per mantenere i privilegi e le posizioni di dominanza nella struttura gerarchica.
Per riuscire a scardinare il sistema partitico e politico, ormai marcio, intraprendendo un percorso di governo senza vincoli presi col sistema che stiamo combattendo, dobbiamo riuscire a battere il sistema. Ma da soli è dura, anzi, durissima.

Quelli che dovrebbero essere i nostri compagni di squadra ( i mezzi d'informazione, specialmente la TV pubblica, qualora fossero seri ed imparziali ), però, ci remano continuamente contro, distrorcendo spesso e volentieri la realtà o cercando di nascondere sotto i tappeti tematiche scottanti o risultati faticosamente raggiunti dal m5s come opposizione. 
Anche in questo caso, la similitudine tra la nostra situazione e quella di Kobe Bryant durante questa partita, si incastra perfettamente, in quanto, pensateci un po', i compagni di squadra di Kobe, durante gara 5 delle Finals 2010, non si dimostrarono mai, non dico all'altezza della stella dei Lakers, ma quantomeno paragonabili o in grado di supportarlo nell'impresa titanica da lui tentata.

L'impresa tentata da Grillo, cominciata nel 2009, aveva del leggendario. Nessuno dava credito a questo tentativo di scalare le gerarchie democratiche per riportare il cittadino davanti alle strutture " partitiche ", eppure, alle elezioni politiche del 2013, il MoVimento 5 stelle è stato il più votato tra tutti i movimenti o partiti candidatisi. Purtroppo, nonostante questo risultato, il governo del grande inciucio PD-FI-NCD ed ALTRI ha preso il sopravvento, relegandoci a forte opposizione. Opposizione dura, ferrea, ma che non basta per modificare gli andamenti economico-sociali di uno Stato in declino da più di un decennio ( più in la dedicherò un articolo alle regole parlamentari, in modo da informare sulla difficoltà di ottenere risultati giocando da opposizione).
Anche l'impresa di Bryant, ovvero quella di vincere gara 5 delle finali NBA 2010 praticamente da solo, aveva del leggendario. Non avendo l'appoggio dei compagni, non certo in giornata di grazia e con percentuali al tiro bassissime, il " Mamba " decise di tentare il tutto per tutto, mettendosi in proprio e sfidando la difesa dei Celtics in solitario.

Il risultato finale?? I Lakers persero gara 5 a Boston, nonostante un Bryant versione extraterrestre, ma pochi giorni dopo, vinsero il loro 16° titolo NBA battendo in gara 7 i Celtics.
E' vero, Kobe perse la battaglia, ma vinse la guerra, aiutato durante l'ultimo atto, da compagni di squadra rinfrancati e rispolverati a nuovo come i vari Fisher, Gasol, Bynum, Artest, Odom, Farmar, Vujacic e via discorrendo.

Guardate un po' il 4/4 di gara 7...



Niente male neppure qui Kobe, vero?? Una partita non fantastica dal punto di vista statistico, ma riuscì ugualmente ad essere decisivo mettendo i canestri chiave nel 4/4. Il coronamento di una serie finale da favola.

Il Movimento 5 stelle, per vincere le elezioni ed andare a governare, dovrà sperare in un cambiamento di visione totale da parte dell'informazione. Non parlo assolutamente di un favoreggiamento, anzi, questa situazione non mi piacerebbe per nulla. Semplicemente, servirebbe che i media raccontassero la verità non solo sporadicamente, ma regolarmente, dando ai cittadini le contromisure informative contro il sistema.
Lo so, sono un sognatore, specialmente perché appartengo ad un movimento che ha presentato una legge per abolire il finanziamento pubblico all'editoria; eccola http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0019000.pdf. . Aspettarci imparzialità dopo questa proposta di legge coraggiosa ed onesta, che va dritta contro il sistema, è da sognatori. Ma anche Kobe, quel giorno, sognò di potercela fare da solo a scardinare il sistema...

Non so come andrà a finire la nostra storia, e la situazione economico-sociale italiana nei prossimi anni, so solo che, anche se il MoVimento 5 stelle dovesse riuscire nel suo intento, per rialzarci dal baratro creato dalle precedenti amministrazioni, serviranno tanti, tanti anni.

Oppure, in caso continuaste a credere ai venditori di fumo ed ai soliti noti per rialzare il destino di questo meraviglioso paese, vi consiglio la visione di questo miracolo sportivo.
Tracy MCGrady, 13 punti in 35 secondi (Rockets vs Spurs regular season 2004)...il più incredibile finale di sempre al Toyota Center di Houston, (anzi, nella Repubblica parlamentare italiana)..



Per terminare questo articolo, avrei potuto estrapolare, dai miracoli NBA, anche gli 81 punti di Kobe contro i Toronto Raptors del 23 gennaio 2006 , ma ho preferito questa situazione perché riflette di più l'idea che voglio trasmettervi: 1 su 1000000000 ce la fa. E non credo che questo 1 sia Matteo Renzi.

Sua maestà MJ#23 mi perdonerà per non aver dedicato una finestra anche a lui...( vorrei poterlo fare in futuro, quando il mio sogno, e quello di tutti gli attivisti M5S, sarà ormai arrivato a realizzazione ).
Spero che l'esperimento sia stato di vostro gradimento, sicuramente lo sarà stato per i lettori statunitensi!

Alla prossima!







mercoledì 29 ottobre 2014

CHE COS'E' IL TTIP?? QUALI SONO I FINI ECONOMICI E GEOPOLITICI DI QUESTO TRATTATO?

Salve gentili lettori.

Questo articolo lo dedicherò all'analisi, sottolineo del tutto personale, in quanto i documenti sono assolutamente segreti, di un nuovo accordo economico di libero scambio, il TTIP.
Che cos'è il TTIP? Proviamo a capirci qualcosa, ragionando sulle poche informazioni che sono di dominio pubblico, andando a scavare qua e la sul web. Affrontare questa analisi non sarà per nulla semplice.

Partiamo dall'aspetto più semplice del problema. Cosa significa TTIP? Fin qui è tutto molto semplice, perché esso è l'acronimo inglese di Transatlantic Trade and Investiment Partnership.
Questo trattato rischierà di cambiare la storia a noi cittadini europei, perchè esso avrà una funzione molto semplice, ma che potrebbe creare grossi problemi negli aspetti legislativi, buttando dal balcone anni ed anni di lotte europee che avevano posto sotto tutela moltissimi aspetti della nostra vita. Vi farò qualche esempio più in la nel corso dell'articolo.
Il TTIP è un trattato bipartisan, in corso di negoziazione da ormai diverso tempo ( se ne cominciò a parlare addirittura nel 2007) che interessa esclusivamente l'UE e gli Stati Uniti.
Attraverso questo accordo, le due superpotenze economiche mondiali sopracitate si impegneranno ad agevolare il libero mercato, e quindi, la libera circolazione delle merci e dei capitali, tra di esse. 

Primo aspetto. I risultati più facili da intuire saranno un abbassamento sostanziale dei dazi, se non una loro completa abolizione, ed una regolamentazione uniformata molto, molto agevolata sul passaggio delle merci tra UE ed USA.
Sono andato a controllare il peso esistente ad oggi, dei dazi vigenti tra le due superpotenze, e non mi sembrano per nulla proibitivi! anzi! sono molto vantaggiosi.
I beni statunitensi, per poter entrare in territorio europeo, pagano un dazio pari al 5,2%; mentre un bene europeo, per poter entrare in territorio statunitense arriva a dover sostenere un dazio pari al 3,5%. 
Entrando più nello specifico, i dazi che pesano sull'ingresso dei prodotti italiani negli USA toccano il 10% sulle calzature (20% in caso di calzatura con suola in gomma); il 5% sul tessile ( con picchi più alti per il lusso, del 16% sui maglioni, il 14% sulle camicie ed il 19% su stoffe particolari); sui macchinari si arriva al 1,2%; sulle bevande non alcoliche il 17%; sul settore agroalimentare, fondamentale nel nostro export, arriviamo al 4%, con picchi del 12% sui pomodori e l'11% sui formaggi.
Sono dazi ragionevoli, vigenti in ambo le parti. E poi, perché chiudere un nuovo trattato nell'età della globalizzazione? Parrebbe inutile, se non vi fossero altre, più scottanti tematiche sotto.

Secondo aspetto. Uniformare la legislazione tra i due continenti, significherebbe modificare in peggio (dal punto di vista europeo), una base solidissima di controlli e tutele, standard minimi di sicurezza per permettere la circolazione delle merci. Questo trattato colpirà in modo serio i prodotti alimentari (produzioni OGM, carne con ormoni ed antibiotici, latte arricchito, ecc) che sono normale vita quotidiana negli USA, ma che in UE non sono tollerati da decenni e sulla quale i controlli risultano essere certosini.
Pensateci un po', permettere il libero accesso sul territorio di prodotti agricoli, ma anche industriali, rischierà di far perdere la normale provenienza, luogo di produzione, di un qualsiasi bene (che sia esso prodotto agricolo con OGM, formaggio non di produzione italiana od europea, vino, olio d'oliva, ecc...). 
Ma non è mica tutto! infatti, questo trattato, non si pone solo l'obiettivo di aprire un mercato sempre meno regolamentato e sempre più aperto al liberoscambismo. Aderire come UE al TTIP, significherebbe permettere ad una qualsiasi mega impresa americana, o peggio ancora lobby, di partecipare e vincere un qualsiasi appalto sul nostro territorio continentale e nazionale. Il nostro tessuto industriale nazionale, è formato per la maggior parte da piccole e medie imprese, ed esse verrebbero completamente tirate fuori dai giochi su appalti medio grossi.

Terzo aspetto. E' altamente probabile, se non certo (dato che questo aspetto pare essere presente in una bozza del TTIP in presente in commissione europea), che la chiusura di questo trattato vada a fare le pernacchie a tutte le battaglie fatte anni fa sulle privatizzazioni. Qualora un servizio, precedentemente gestito dallo Stato, sia stato successivamente privatizzato, totalmente o anche solo parzialmente, tale privatizzazione, potrebbe rimanere inalterata, ovvero irreversibile. Ciao ciao referendum sull'acqua, sul nucleare. Dopo capirete il perché...ricordatevi che il TTIP avrà un importanza superiore a qualsiasi legge nazionale..capito??

Questa è solo una piccolissima parte dei motivi che stanno spingendo gli USA a forzare i tempi per la chiusura di questo accordo con l'UE. Gli altri aspetti sono geopolitici. 

La crescita spasmodica della Cina infatti, ha tolto grossissime fette di mercato agli statunitensi, relegandoli a secondo mercato mondiale. L'UE, da questo punto di vista, risulta essere un allettante mercato di sbocco, con la quale chiudere importanti accordi commerciali, sia per la Cina e sia per gli USA.
Limitare il mercato europeo ai cinesi, significherebbe per gli USA recuperare fette di mercato rispetto al colosso asiatico, stingendo l'UE a se con un cappio molto stretto, che non permetta più all'unione di staccarsi dal controllo statunitense, chiudendo accordi commerciali con l'alleanza Cina-Russia.
La paura statunitense è che l'impresa cinese, cresca di qualità e si espanda in settori oggi poco frequentati, se non in modo poco qualitativo. 
In più, chiudendo il TTIP, gli USA avrebbero grossi, grossissimi vantaggi economici, stimabili in un incremento nel medio periodo, del del reddito pro-capite pari al 13,4%, mentre gli Stati dell'UE si fermerebbero ad un incremento del 5%. Insomma, meno della metà. Questi dati, chiaramente, non li ha inventati il sottoscritto sconosciuto Simone Usai, ma sono stati pubblicati nel aprile del 2013 dalla fondazione tedesca Bertelsmann.

In più, analizzando l'impatto del TTIP nei confini continentali, scopriremo come i traffici di merci all'interno dell'UE, chiaramente, andranno a ridursi, privilegiando spostamenti di merci di portata transatlantica. Ed allora mi sorge chiarissima una domanda. Ma se di questo trattato di libero scambio tra USA ed UE si sta parlando già dal 2007, noi italiani, come mai abbiamo progettato il TAV? Questa grande opera non doveva servirci perché i traffici di merci tra Italia e Francia sarebbero cresciuti esponenzialmente nei prossimi decenni?? Niente di più falso! i traffici di merci tra Italia e Francia sono ormai in calo esponenziale dagli anni '80. Evidentemente il TAV serviva ad altro, non lo scrivo, perché tutti voi avrete già capito il mio pensiero.

Il trattato avrebbe una forza superiore alle leggi nazionali, ed a gestire la corretta applicazione del TTIP ci sarebbe un arbitrato internazionale.
Insomma, questo trattato, che si pone l'obiettivo di favorire gli scambi commerciali e gli investimenti tra UE ed USA, rischia di essere un pericoloso buco nell'acqua per noi cittadini europei. Esso rischierebbe di essere un forte boomerang, specie, come detto in precedenza, per i soggetti di medio-piccola caratura. Ops, guarda caso, la base del nostro tessuto industriale.

L'analisi che ho compiuto in questo articolo è il massimo che ho potuto fare su questo argomento. Spero che vi sia servita a rendervi più chiaro i fini economici e non del TTIP.

Alla prossima!


martedì 28 ottobre 2014

INFORMAZIONE CONTROLLATA - ANALISI E CONSIGLI PER SVINCOLARSI DAL PROBLEMA

Salve gentili lettori.

Questo articolo, breve ma specifico, lo vorrei dedicare all'informazione, toccando vari aspetti di una tematica che è assolutamente fondamentale nell'andamento della politica all'interno di uno Stato.

Vorrei partire dall'aspetto principale, che è la causa di tutta una serie di problemi secondari. Sto parlando della libertà di stampa.

In uno Stato apparentemente evoluto come l'Italia, la libertà di stampa dovrebbe essere la colonna portante della società, in quanto una stampa libera da condizionamenti, ha la possibilità di informare la popolazione a 360%, in modo chiaro. Questo permetterebbe di avere dei cittadini sempre informati e difficilmente raggirabili dal primo politico conta favole (avrete già capito a chi io mi stia riferendo).
Questo, purtroppo, nel nostro bellissimo Stato, non succede, in quanto gran parte della stampa addetta all'informazione economico-politica, non svolge a pieno regime il suo lavoro.
In altri casi invece, l'informazione sia essa cartacea, sia essa televisiva, risulta essere gestita da soggetti aventi forti influenze all'interno di determinati partiti. Come potrete pretendere che in presenza di conflitti d'interesse, l'informazione offerta da questi soggetti risulti essere limpida? E' impossibile, e lo sapete bene.

Ora entrando nello specifico, vedrete come i dati parleranno chiarissimo. State ad osservare.

Secondo la classifica annuale sulla libertà di stampa, stilata dal " WORLD PRESS FREEDOM INDEX ", l'Italia si trova appena al 49° posto, dietro addirittura a Stati come: Niger, Haiti, Trinidad e Tobago, Suriname, El Salvador, Capo Verde, Namibia; e lontanissimi rispetto alle prime posizioni, occupate da Finlandia, Olanda, Norvegia ed Andorra.

Se vogliamo dirla proprio tutta, nella classifica precedentemente citata, non vi è solo l'Italia ad essere sorprendentemente un paese semi-libero, ma vi sono Stati come gli USA al 46° posto, la Francia al 39°, la Spagna al 35° e la Gran Bretagna solo 33°.
So che la vostra curiosità, in questo momento, vi starà spingendo a chiedervi in che posizione si trovi la Germania. Vi accontento subito. Essa si trova in un'accettabile 14° posto.

L'informazione, come detto precedentemente, è la base per uno Stato libero. Se l'informazione è controllata da poteri economici e politici, essa cercherà di sviare l'attenzione su temi secondari, poco importanti gonfiandoli all'inverosimile, per riuscire a nascondere sotto il tappeto i temi veramente caldi.

Ed allora quali sono i miei consigli per liberarvi dal cappio dell'informazione controllata?

Io da anni ho cominciato a modificare le mie tecniche d'informazione, e devo dire che, alla fine dei giochi, quando si arriva al risultato finale, riesco ad unire i puntini tra di loro in anticipo, non rimanendo sorpreso di alcuni fatti che invece appaiono clamorosi.

Ecco i miei consigli:

- Non informatevi in modo giornaliero, leggendo i giornali per informarvi sui fatti del giorno, perchè così facendo, si perde la visione d'insieme di un determinato fatto. Spostate il vostro metodo informativo da informazioni giornaliere, ad informazioni nel tempo e cercate di ampliare le vostre conoscenze su un unico, determinato fatto. Questo vi permetterà di toccare con mano l'evolversi di una vicenda e vi darà un quadro d'insieme definito.

- Ricordatevi che i giornali, danno sempre le notizie. Anche se in un trafiletto nell'ultima pagina, nascondendo l'informazione tra le righe, essi inseriranno sempre l'informazione (anche se lo faranno magari quando quel tema specifico si sarà un po' sgonfiato all'attenzione popolare). Il motivo è molto semplice. Quando scoppierà il casino su quel tema, loro potranno comunque dire : << Ecco! noi ve l'avevamo detto! anche se a pagina 80, nell'ultimo trafiletto prima delle previsioni del tempo >>. 
Nelle televisioni, invece, la problematica viene superata dando l'informazione ad orari ridicoli. Magari nei telegiornali notturni. 

Ecco una testimonianza di una giornalista RAI:


Quindi, seguendo un'informazione nel tempo, il problema che i media nascondano la notizia in un trafiletto nell'ultima pagina, a voi non vi importerà più, perché informandovi su un caso specifico, andrete a scovare quella notizia senza problemi, grazie all'inserimento di parole chiave nei motori di ricerca del web.

- Il web! si, proprio lui. Ormai è fondamentale. Io mi informo solo sul web, andando a cercare informazioni nei blog gestiti da persone che io stimo e ritengo libere da un punto di vista intellettuale. Potrei chiaramente sbagliarmi, ma fino ad ora, a giochi fatti, posso ritenermi soddisfatto del mio bagaglio informativo. Nel mio blog ho inserito alcuni dei blog che ritengo affidabili, magari potreste provare a cominciare con quelli!! inoltre ritengo che, nonostante la condizione disastrosa della nostra informazione, esistano ancora giornalisti liberi. Ora non gasatevi troppo, io li conto sulle dita di una mano, ma ci sono.

Sul tema talk show, vorrei specificarvi che mi lasciano ormai da 2 anni quasi indifferente. Vi ammetto che mi è piaciuto molto vedere i miei rappresentanti in Parlamento asfaltare i vari Gasparri di turno, ma dopo il risultato delle europee, è inevitabile non ammettere che questo tentativo di inversione strategica sul tema comunicazione non sia riuscita a fare breccia. In tv serve altro, forse più protagonismo, meno succo ( spiegazioni di atti parlamentari, emendamenti, proposte di legge ), e più fuffa. Se notate bene Renzi è un grandissimo volto da televisione. Bisogna ammettere che in comunicazione ci sa davvero fare, anche se non è mai incalzato come si dovrebbe dai giornalai di turno ( tranne i buonissimi GIORNALISTI Marco Travaglio e Andrea Scanzi ).

Io sono un piccolo blogger, amante della scrittura e della politica, che cerca di fare del proprio meglio per produrre articoli di qualità, che diano un nuovo punto di vista ai lettori. Il mio obiettivo è quello di far riconoscere nei miei ragionamenti altre persone, offrendo un'alternativa informativa. Sono iscritto al MoVimento 5 stelle, e non mi stupisce proprio per nulla il fatto che il nostro MoVimento sia attaccato continuamente dal 90% dell'informazione (per andarci cauto). Insomma, abbiamo presentato un disegno di legge che si pone l'obiettivo di eliminare i finanziamenti pubblici all'editoria, come potremmo pretendere di avere un'informazione limpida delle nostre attività parlamentari? Solo due settimane fa ci siamo quasi emozionati nel vedere un servizio trasparente di 4 minuti sulla nostra manifestazione Italia5stelle in diretta alle 20:30 al TG2. Questa dovrebbe essere la normale finestra informativa per il soggetto politico più votato alle elezioni politiche 2013.
Siamo sognatori porta a porta, ed è proprio per questo che nel mio piccolo ho aperto questa finestra d'informazione. Andatevi a leggere la nostra proposta! vi passo qui il link, ma da parte vostra serve più curiosità.  Eccovi il link http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0019000.pdf.

Vorrei concludere questo articolo, con quello che sarebbe dovuto essere il mio punto di partenza, sulla quale sviluppare il discorso, ovvero dal comprendere cosa sia l'informazione. Ho scelto di proporla come riflessione finale, in modo che rimanga ben chiaro il mio punto di vista da blogger sull'informazione.

L'informazione è, molto semplicemente, conoscenza; sia essa di fatti, di dati o di statistiche. In base alla qualità dell'informazione presente in uno Stato, i cittadini potranno riuscire a dare voti di opinione e non voti di scambio, derivati dalle fantomatiche campagne elettorali versione televendita mattutina.
Un cittadino informato, è un cittadino libero, difficilmente raggirabile. Per questo, se nell'informazione di uno Stato è presente conflitto d'interesse, questo tipo d'informazione andrebbe classificata come informazione di serie B.
Gli elettori di partiti che, in questi anni non hanno fatto certamente il bene del nostro paese, sono cittadini uguali identici e precisi a tutti gli altri. Si tratta di persone che lavorano, e si fanno il mazzo tutti i giorni per tirare avanti la famiglia in un periodo così doloroso. 
Tutte queste persone, avrebbero il diritto di avere un'informazione pubblica, che ogni giorno permetta loro di venire a conoscenza di tutte le notizie, in modo chiaro e non fazioso. Solo in questo modo, queste persone potranno poter votare in modo libero da condizionamenti esterni (che loro ignorano, purtroppo, di avere). Chi non possiede gli strumenti per arrivare alla soluzione di un problema, deve essere aiutato.

Insomma, tutto questo è il nostro compito da attivisti.

Vi ringrazio. Alla prossima!






domenica 26 ottobre 2014

RENZI ED IL MISTERO DELLA LETTERA DALL'UE - CERCHIAMO DI SCHIARIRCI LE IDEE

Salve gentili lettori.

In questo articolo odierno, vorrei dedicarmi alla diatriba nata qualche giorno fa, tra il governo italiano, e l'UE.
Come tutti saprete, in data 22 ottobre 2014, il nuovo vicepresidente della commissione UE Jyrki Katainen ha inviato una lettera piuttosto confidenziale al nostro ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, chiedendo chiarimenti riguardo a 2 tematiche specifiche, riguardanti gli obiettivi economici inseriti in legge di stabilità 2015.
Entrando nello specifico, il commissario UE , ha chiesto al governo italiano di specificare per quale motivo, l'Italia non intenderà rispettare il patto di stabilità nel 2015 e, secondo punto, come intenderà assicurare il pieno rispetto degli obblighi di bilancio.
Andiamo per gradi.
Per prima cosa, vi rendo disponibile la visione della lettera pubblicata dal governo italiano sul sito del MEF. Eccola.

In tale lettera si legge: " L'Italia prevede una significativa deviazione dal richiesto percorso di aggiustamento strutturale verso gli obiettivi di medio termine nel 2015 sulla base della prevista modifica del bilancio strutturale. Rispetto alla legge di stabilità 2014, il piano di bilancio dell'Italia pospone il raggiungimento degli obiettivi di medio termine nel 2017 e rallenta la diminuzione del debito su P.I.L. negli anni a venire ".

Il giudizio definitivo della commissione UE arriverà il 29 ottobre, ma nel mentre il governo ha dovuto rispondere agli interrogativi precedentemente esposti, ed ha adempiuto a questo obbligo in data 24 ottobre 2014.

Ecco la risposta del ministro Padoan alla commissione UE

In questa risposta, il governo italiano ha sostanzialmente gettato acqua sul fuoco. Nello specifico, il ministro dell'economia Padoan, ha rassicurato la commissione UE, specificando che il percorso dell'Italia proseguirà attraverso forti privatizzazioni (io direi selvagge), pari allo 0,7% del P.I.L..
Padoan ha proseguito scrivendo che l'Italia aggiusterà il deficit previsto per il 2015 dello 0,3% del P.I.L, per rimanere all'interno dei limiti.
Specifichiamo meglio da dove verranno presi questi soldi:
- 3,3 miliardi di Euro dal fondo per la riduzione delle tasse, che quindi si riduce drasticamente;
- 500 milioni dai cofinanziamenti UE;
-730 milioni dal fondo reverse charge IVA.

La risposta di Padoan dimostra che Renzi abbaia ed ostenta sicurezza nelle interviste, ma si fa bastonare dall'UE nella realtà!

Tuttavia, nel complesso, il governo si è reso disponibile a mettere i 2 miliardi di differenza già nell'immediato. Ma nella realtà, i problemi dell'Italia, legati agli obblighi firmati nel tempo con l'UE, sono molto più forti di quanto vi voglia far credere Renzi.

La realtà è un'altra, alla commissione Barroso, non basta un piccolo aggiustamento strutturale pari allo 0,1% del PIL, ma egli chiede al governo italiano uno sforzo che arriva a toccare lo 0,5% ( in soldoni si parla di 8 miliardi di Euro ). E dove credete che Renzi vada a trovare questi soldi?? 
Dopo aver alzato il deficit annuo di altri 11 miliardi per garantire il bonus di 80 Euro, che come vi avevamo detto noi del M5s molti mesi fa (prima delle elezioni Europee), non poteva essere gestito in modo strutturale da questo governo (alzando il deficit ci sarei riuscito pure io chiaramente). La realtà è che questo governo non ha la possibilità di andare a tagliare dove possiamo andare noi, perchè noi non dobbiamo rendere conto a nessuno, oltre ai nostri cittadini.

La realtà sta da un'altra parte, ovvero:

1) Renzi ha spostato di un anno l'obbligo firmato dai precedenti governi, del pareggio di bilancio in Costituzione (spese = entrate);
2) Sta arrivando lo spettro del Fiscal Compact, ovvero altri 50 miliardi all'anno da individuare, oltre le altre spese che fatichiamo ad osservare oggi che possiamo alzare il deficit annuo del 3% andandolo a far confluire nel debito pubblico (che è un grosso problema solo perchè abbiamo l'Euro, altrimenti sarebbe assolutamente gestibile);
3) Terzo spettro, l'ERF, nessuno ve ne parla, proverò a farlo io in un altro articolo appena possibile.

Vi imploro, andate a leggervi questa legge di stabilità 2015 contestata dall'UE, all'articolo 45!! la trovate facilmente sul web! anche nel mio blog, in questo articolo precedente http://simosamatzai1993.blogspot.com/2014/10/renzi-aumentera-liva-per-tre-anni.html. Insomma, in questo articolo, si parla di tante clausole di salvaguardia, che a partire dal 2016, qualora i tagli strutturali allo Stato sociale non dovessero andare a buon fine, faranno aumentare l'IVA per 3 anni consecutivi, portando l'aliquota massima a toccare il 25,5% nel 2018! (io da buon ragioniere ricordo i calcoli delle fatture nelle scritture in partita doppia, e quando calcolavo l'IVA andavo in automatico a scrivere 20%! ecco, era il 2011/2012, sono passati solo 2 anni e mezzo, siamo già al 22%, e tra poco sarà ancora peggio). Tutto questo, sommato all'aumento delle accise sulla benzina, che arriveranno ancora come clausola di salvaguardia a partire dal 1° gennaio 2016, faranno calare a picco i consumi, distruggeranno quelle povere imprese che si stanno indebitando pur di resistere alle leggi del mercato.

Staremo a vedere come la commissione UE sentenzierà sulla legge di stabilità italiana del 2015 il 29 di ottobre. Intanto, per tirarvi su il morale, vi informo che il PDR ha già firmato questa legge....facciamoci gli auguri concittadini!!

Alla prossima!

sabato 25 ottobre 2014

LEGGE DI STABILITA' - LA MAGIA DEL TFR IN BUSTA PAGA...NON CASCATECI RAGAZZI!!

Salve gentili lettori.

In questo articolo vorrei dedicarmi ad un aspetto importante della legge di stabilità, che fino a questo momento non avevo avuto il tempo di trattare. Di cosa sto parlando? Semplice, del TFR in busta paga.
Cosa prevede questa proposta del governo Renzi, illustrata nell'art. 6 della bozza della legge di stabilità 2015? Cerchiamo di schiarirci le idee.
Con questa proposta, inserita nella legge di stabilità, il governo Renzi, offre la possibilità ai lavoratori dipendenti, di farsi liquidare già in busta paga, e quindi direttamente nello stipendio, una parte del TFR (Trattamento di Fine Rapporto). Specifichiamo cos'è il TFR: esso è una porzione di retribuzione spettante al lavoratore dipendente, che il datore di lavoro dovrà versare al proprio dipendente una volta terminato il rapporto lavorativo.
Prima di addentrarci negli aspetti interni alla proposta, specifichiamo alcuni aspetti fondamentali.

1)Questa proposta potrebbe avere effetti negativi sia sulle imprese, sia sui dipendenti, impostando una visione globale del sistema;
2)Ci potrebbero essere rischi di sostenibilità della manovra per l'INPS, che potrebbe creare un buco molto grande all'ente.

Cominciamo ad approfondire gli aspetti suddetti.

Le imprese potrebbero pagare fortemente questa proposta del governo, con una quota che va dai 3 ai 30 mila Euro ciascuna. Infatti come è chiaro comprendere, pochissime imprese italiane detengono oggi i soldi per elargire metà del TFR a tutti i dipendenti. Facciamo un esempio concreto per dimostrare quanto detto. Prendiamo un negozio avente 10 dipendenti. In questo specifico caso, l'esborso totale dell'impresa andrebbe oltre i 7 mila Euro, ed a ciascun dipendente verrebbero addizionati alla busta paga precedente circa 38 Euro al mese.
E le cose peggiorerebbero se andassimo a fare uno studio su imprese più grandi...

Ma passiamo ai vantaggi/svantaggi dei lavoratori subordinati. 

Loro avrebbero un surplus nella busta paga di circa 40 Euro, ma vedrebbero andare in fumo la loro liquidazione. Infatti, le quote TFR sono rivalutate secondo un tasso pari al 3/4 dell'inflazione, più una quota fissa pari all'1,5%. Questa rivalutazione nel tempo andrebbe, quindi, in fumo.
Per lo Stato, la voce TFR sta nel settore uscite, ma sta proprio qui la furbata di Renzi. Questa mossa di dare la facoltà al lavoratore di intascarsi metà della quota TFR già in busta paga, darà un vantaggio incredibile allo Stato. Pensateci un po', chi utilizzerà questa facoltà, si vedrà tassare la propria quota TFR in base alla propria quota marginale, invece che quella agevolata. Questo significherà maggior gettito per lo Stato, pari circa a 3 miliardi di Euro nell'immediato. Capito il Renzino??

Ad aver vantaggio da questa scelta potrebbero essere i lavoratori con un reddito inferiore ai 15 mila Euro, anche se con questa furbata quelli a cui verranno sottratti soldi sono proprio quelli con reddito minore. Perchè questo? Perchè l'aliquota media applicata sul TFR è compresa tra il 23 ed il 26%, mentre l'IRPEF, su un imponibile pari a 15 mila Euro impone lo scaglione pari al 27%. 
Chi sceglierà di farsi inserire in busta paga parte del TFR, pagherà quindi, anche l'IRPEF, niente agevolazioni come in passato sul TFR. In più, aumentando il reddito, oltre che pagare più IRPEF, si rischierebbe di superare il reddito che fino ad oggi ha permesso di intascarsi i famosi 80 Euro, quindi, intascandosi prima i propri soldi, Renzi risparmierebbe sugli 80 Euro. Chi ha un reddito di poco sotto i 26 mila Euro quindi, rifiuti!!
Insomma è uno specchietto per le allodole! non cascateci!

Ultimo aspetto. L'INPS pagherà dazio! infatti, mettendo in busta paga la metà del TFR ai lavoratori dipendenti, all'INPS verrebberò a mancare circa 3 miliardi di Euro l'anno, ovvero la metà dei 6 miliardi che esso incassa ogni anno dai flussi dei TFR dei dipendenti privati.

Quindi occhio!! pensateci bene prima di utilizzare questa facoltà!!

Alla prossima!


MA QUALE ICE BUCKET CHALLEGE!!?? LA VERA DOCCIA GELATA PER I MALATI DI SLA ARRIVERA' ORA!

Salve gentili lettori.

Questo articolo lo vorrei dedicare ad una tematica molto seria, che è stata colpita fortemente dai tagli proposti dal governo Renzi nella legge di stabilità del 2015.
Sto parlando dei 100 milioni di tagli che il governo ha inserito in legge di stabilità sul fondo per le non autosufficienze, che ha giustamente fatto insorgere le varie associazioni che difendono i diritti dei malati. 100 milioni che fanno male, anzi, malissimo ed hanno fatto scattare la reazione soprattutto dei malati di SLA e di chi da a loro supporto.

Infatti, dopo aver movimentato tutto il mondo, compresa l'Italia, con la campagna ICE BUCKET CHALLENGE (alla quale aveva preso parte anche il nostro premier Matteo Renzi, mostrandosi vicino a questa tematica e promettendo un'attenzione continua e non solo occasionale) i riflettori si sono spenti e puntualmente, ecco qua la sorpresa.

Ecco la grande prova di coraggio del premier Renzi...


Piaciuta?? Io baderei più al sodo, comunque...si parla di tagli all'assistenza ai malati non autosufficienti, che passano dai 350 milioni del 2014 ai 250 del 2015.

Dal Ministero della Salute, la ministra Beatrice Lorenzin, ha comunque promesso impegno per reintegrare i 100 milioni e far così rientrare il taglio proposto in legge di stabilità 2015.
Il presidente dell'Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA), che ha denunciato il taglio, ha commentato la risposta della Lorenzin in questo modo: << Siamo felici dell'impegno e seguiremo con attenzione gli sviluppi e le decisioni del Governo >>.

Speriamo che il governo tenga fede alla promessa fatta. Vedremo!

Alla prossima!

venerdì 17 ottobre 2014

RENZI AUMENTERA' L'IVA PER TRE ANNI CONSECUTIVI A PARTIRE DAL 2016

Salve gentili lettori.

Oggi pensavo di aver terminato con l'articolo precedente, ma si sa, con Renzi al governo la sorpresa è sempre dietro l'angolo. Ed infatti... eccola servita.

Oggi avevo scritto un articolo sulla manovra del governo Renzi e poi mi ero dedicato al jobs act. Non pensavo che ci fosse bisogno di un integrazione scendendo di qualche articolo nella finanziaria 2015.

Sono arrivato all'articolo 45 ( Altre misure di copertura ) e mi è sceso un glaciale senso di smarrimento. Tra me e me ho pensato: << No! impossibile! nessun telegiornale ne ha parlato!! >>. Poi sono tornato sulla terra, ricordandomi il sistema d'informazione vigente in Italia, sempre filo governativo.

Eccoci al punto comunque. All'articolo 45, ho trovato una bella sorpresina di Renzi. Infatti, nella finanziaria 2015, Renzi ha inserito delle clausole di salvaguardia. A partire dal 2016, per il triennio 2016-2017-2018, il governo Renzi ha intenzione di alzare le aliquote IVA in modo graduale, se i tagli allo Stato sociale, e quindi ai servizi, non dovessero passare in Parlamento. Sinceramente si sa giò che questi tagli lineari passeranno, in quanto il governo Renzi, oltre lavorare con decreti legge, li condisce con le questioni di fiducia (20 su 22), o passa o tutti a casa. Quindi secondo voi cosa succederà?? Passeranno, molto semplicemente.
Non si può specificatamente dire di quanto Renzi abbia intenzione di alzare l'IVA annualmente, perchè ha ben pensato di lasciare, al posto dell'incremento annuale, dei bei puntini. Non si sa mai che serva una correzione al rialzo!! 

Tutto è facilmente reperibile, e l'articolo 45 è scritto in modo chiaro, niente sotterfugi. Ora mi chiedo, come mai non ho sentito questa notizia in nessun TG??? 

Per la nostra economia sarebbe il colpo di grazia decisivo. Aumentare l'IVA significherebbe reprimere ancora di più i consumi, e contestualmente, diminuire il gettito IVA. 

Non capisco a che gioco stia giocando il governo Renzi.

Tagli, tagli e solo tagli fino almeno al 2018! ricordatevi che l'Italia ha firmato dei trattati con l'UE che entreranno in vigore nei prossimi anni, 2016-2017 (pareggio di bilancio e fiscal compact).
Il primo è solo stato prorogato di un anno, al fine di poter usufruire di un maggiore deficit, il secondo andrà ad influire sul nostro bilancio di 50 miliardi l'anno.

Qui potrete trovare il testo definitivo della finanziaria 2015. Scendete fino a pag 109-110 e leggete bene. http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/documento-pdf-legge-di-stabilita-testo-disegno-di-legge-bbb71ffe-1053-467b-b590-1d68bdd7b430.html?refresh_ce

Ed ultima cosa, come se non bastasse, dal 1 Gennaio 2016, aumenterà anche la benzina, non si sa ancora di quanto...(si tratta sempre di una clausola di salvaguardia).

Alla prossima


CONSIDERAZIONI SU MANOVRA CORRETTIVA E JOBS ACT.

Salve gentili lettori!

Il mio articolo odierno sarà improntato sulla manovra correttiva da 36 miliardi, presentata non più tardi di ieri, dal premier Matteo Renzi.

Vorrei però partire da un insieme di affermazioni estrapolate da vecchie dichiarazioni di Renzi. Ecco cosa affermava, qualche mese fa, il nostro premier. Tenetevi forte

Renzi, Luglio 2014: "...in autunno non faremo nessuna manovra, non ce ne sarà bisogno. Non date ascolto ai gufi."
Renzi, Agosto 2014: "...nella legge di stabilità faremo una manovra da 20 miliardi."
Renzi, Settembre 2014: "...la manovra sarà di 30 miliardi."
Renzi, Ottobre 2014: "...la manovra totale è di 37 miliardi!"

Vedete come è chiara l'insicurezza, o la malafede a questo punto, con la quale Renzi affermava questi dati economici al popolo italiano? Ma andiamo oltre, e passiamo all'analisi della manovra correttiva (che doveva esserci solo secondo i gufi, non più tardi di luglio 2014).

La manovra avrà un costo totale di 36 miliardi di Euro, e le coperture proposte dal premier Renzi spaziano un po' in vari settori:
- 11 miliardi arrivano dall'aumento del deficit dal 2,2% al 2,9%
- 3,8 miliardi da fantomatici recuperi sull'evasione (che si spera si verifichino realmente);
- 15 miliardi dalla spending review (ed anche qui nutro dubbi, visto il precedente fallimento di Cottarelli, poi mandato a casa...). 
-  altri entrate arriveranno dall'incremento del prelievo sulle slot machine (devo dire che è l'unica cosa che apprezzo, miracolo! ps. Questa proposta era stata fatta sia a Renzi che a Letta, in diverse occasioni, dal m5s). 

Analizzando le entrate, trovo alcune incongruenze col discorso d'insediamento proposto da Renzi a metà gennaio. In quell'occasione, infatti, il premier parlò di protezione del debito pubblico, e di un graduale assorbimento dello stesso, al fine di tutelare le giovani generazioni. Ed io in questa manovra ho visto esclusivamente un aumento del deficit annuo, che si andrà a sommare al totale del debito pubblico già esistente.
Per quanto riguarda i recuperi sull'evasione non posso commentare in modo preciso, perchè bisognerà verificare nei prossimi mesi se queste entrate si saranno verificate realmente. Speriamo!
Sul tema spending review invece si aprono diverse tematiche:
- Prima con Letta, e poi nella prima manovra di Renzi, i compiti affidati a Cottarelli non hanno portato i frutti sperati, per questo il delegato è stato messo da parte. I tagli proposti sono dei tagli lineari che vanno a colpire sia le Regioni (4 miliardi), sia i comuni (1,4 miliardi) e sia le province (1 miliardo...psss: Ma non le avevano abolite???).
Le problematiche nascono proprio qui. Tagliando in modo lineare a questi enti, si verranno a creare dei buchi, difficilmente sanabili esclusivamente con una maggiore efficienza. Questo porterà le regioni a dover tagliare i servizi sulla sanità ed i comuni a dover alzare le aliquote delle imposte comunali al massimo. Questa facoltà sarà lasciata dal Governo centrale agli enti locali, che tuttavia in questo modo si dovranno prendere la responsabilità dei tagli ai servizi e dell'aumento delle aliquote massime (mentre il governo potrà fare la bella faccia spostando le colpe alle regioni ed ai sindaci).

Passiamo ora alle uscite:
- 9,5 miliardi per il rinnovo del bonus da 80 Euro;
- 5 miliardi per tagliare la componente lavoro dall'Irap;
- 1,9 miliardi, in 3 anni azzerare per i contributi per i nuovi assunti a tempo indeterminato;
- 800 milioni saranno destinati ai lavoratori autonomi aventi reddito inferiore a 15 mila Euro.

Analizzando le uscite, troviamo il rinnovo del bonus di 80 euro, che andrà a compensarsi con l'aumento delle imposte locali ( te li passa in mano e te li sfila dal portafoglio). Non mi colpisce particolarmente che Renzi vada a destinare all'azzeramento dei contributi per i nuovi assunti a tempo indeterminato una somma di 1,9 miliardi. Leggendo il testo del Jobs act, si nota che Renzi ha ben in mente come ridurre la disoccupazione. E lo farà, su questo credo che non ci siano dubbi. Tuttavia è il come lo farà che mi fa intristire tantissimo per il nostro futuro. Si tratta di andare a prendere un contratto a tempo indeterminato, e spezzarlo in più contratti a tempo determinato, in modo tale da dividere le ore del precedente contratto tra 2 o 3 nuovi assunti a tempo determinato. In questo modo, si dimezzerà la disoccupazione, ma la produzione interna non salirà, perchè le ore lavorative saranno le stesse, identiche e precise di oggi. Stiamo entrando in una fase di stagnazione preoccupante, ed ecco che destinare 1,9 miliardi a quel fine potrebbe andare a limitare il malcontento generale. Un contentino insomma, una sorta di minestrina.
Andando a parlare di taglio all’Irap, di esso beneficeranno esclusivamente i macro gruppi economici, mentre le piccole e medie imprese, ovvero la base, la struttura portante del nostro tessuto industriale, resteranno a secco. 
Ed ancora, parlando di TFR in busta paga, esso si rivela un bluff clamoroso: l’importo sarà soggetto a tassazione ordinaria, non potrà godere delle agevolazioni. In definitiva?? Sostanzialmente i lavoratori ci tanti bei soldini. 
In conclusione, essa non si può che definire una riforma recessiva, in quanto ci sarà una stangata clamorosa pari a 330 Euro a famiglia, come stimato dalle associazioni dei consumatori.
Il Jobs act, come spiegato su, ridurrà la disoccupazione, ma creerà nuovi precari, per una durata di 9 anni. Quindi addio progetti a lungo termine, addio pensieri su un mutuo per la casa (quale banca mi darebbe un mutuo con un contratto precario prorogabile fino a 9 anni??). E la tristezza, è che non tutti si rendono conto di che legge sul lavoro sta passando nel nostro paese. Un progetto del genere è passato in Grecia, ed ora ci sono precari con 400 Euro di stipendio, e gente disperata che si ignetta il virus hiv per ricevere sussidi statali con la quale campare. Che tristezza. Della Germania parlerò in un'altra occasione.
Voglio chiudere con due dichiarazioni di Renzi ed una di Grillo, rifletteteci!!


Se ad agosto l'Italia era già ripartita, ed i cittadini italiani potevano andare in vacanza tranquilli, attesa del botto...al 15 di settembre, l'Italia non era ancora ripartita... http://www.corriere.it/cronache/14_settembre_13/renzi-il-gargano-non-chiuso-lutto-ma-aperto-turisti-8706bd88-3b24-11e4-9b9b-3ef80c141cfc.shtmla

Luglio 2014: "...in autunno non faremo nessuna manovra, non ce ne sarà bisogno. Non date ascolto ai gufi.". Cit. Matteo Renzi.
Maggio 2014 campagna elettorale europee: "La luna di miele con Renzi finirà in autunno quando farà una manovra da 40 miliardi." cit. Beppe Grillo.
Saluti!!


giovedì 16 ottobre 2014

LA MIA IDEA SULL'ALLUVIONE A GENOVA

Salve gentili lettori.
Era ormai dalle elezioni europee che non scrivevo un articolo. E' stato un periodo di ragionamento, nella quale mi sono dedicato a ragionare cosa avesse spinto 11 milioni di italiani a votare Matteo Renzi. E sinceramente, ancora non sono riuscito a capirlo.
Ora, però, dopo la nostra manifestazione Italia5stelle, mi è ritornata la voglia di aggiornare con più frequenza il mio blog, proprio come qualche mese fa.
Gli argomenti più attuali sono sicuramente l'alluvione a Genova, con maltempo generalizzato in tutto il nord Italia, e la manovra correttiva da 37 miliardi del governo Renzi.
In questo articolo vorrei dedicarmi all'alluvione di Genova, specie dopo la montatura dell'attacco popolare a Grillo, recatosi nella sua città insieme a 10 parlamentari del Movimento 5 stelle, per dare aiuto e conforto alle persone colpite dalla catastrofe.
Ecco un mio ragionamento completo sull'alluvione a Genova.
Posso capire benissimo quel ragazzo (che poi si è scoperto essere un militante della Lega Nord) che ha usato toni poco carini verso Beppe, insomma era l'unico politico che ha avuto le palle di andare li tra la sua gente, a prendersi anche le parolacce. Ma ci sta. 
Con lui c'erano, nascosti tra i cittadini genovesi al lavoro, anche 10 parlamentari del m5s: Fraccaro, Santangelo, Martelli, Catalfo, Brescia, Valente, Paglini, Battelli, Carinelli, ed altri.
 L'informazione ha fatto passare 2 insulti di questo ragazzo, come un insieme di insulti generalizzati, cosa falsissima. In rete si possono trovare tanti altri video dove la gente dialoga con Beppe in modo sereno ed educato, cosa che non è successa durante la passerella del sindaco Doria (PD), che si è preso una marea di insulti.
Ecco i video del caso.



L'informazione ha fatto passare la notizia che la gente se la sia presa con Grillo, attribuendo al m5s la responsabilità dell'alluvione. Ora mettete da parte tutta la cacca che vi hanno messo alcuni giornali in questi giorni, e proviamo a ragionare insieme.
Chi ha governato Genova negli ultimi decenni?? La sinistra, ecco i dati:
1990: PCI-PDS (SINISTRA);
1993: PDS (SINISTRA);
1997: PDS - PPI (CENTROSINISTRA);
2002: DS-RIF.COM-MARGHERITA (CENTROSINISTRA);
2007: ULIVO-RIF.COM. (CENTROSINISTRA);
2012: PD-SEL (CENTROSINISTRA);
Insomma, dal 1990, sono passati ben 24 anni!! ma non basta! chi ha governato in Regione Liguria??
1994-2000 - PDS (SINISTRA)
2005-2010 - ULIVO - RIF.COM (SINISTRA)
2010-2014 - PD - SEL (SINISTRA).
Insomma, il tempo per impostare un lavoro di prevenzione sul territorio la sinistra li ha avuti abbondantemente. Se a questo aggiungete il fatto che quei pochi milioni di Euro dedicati al problema del dissesto idrogeologico a Genova, non abbiano avuto un impiego reale perchè bloccati dalla burocrazia, questo è davvero duro da digerire.
Ma non basta!! Renzi è al governo da Gennaio 2014, chiaramente attribuire una responsabilità alla sua persona non è leale, tuttavia appena entrato in carica aveva promesso l'investimento di 1,5 miliardi di Euro (a partire dal 1° Aprile 2014 http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-03-12/piano-renzi-la-tutela-territorio-15-miliardi-212045.shtml?uuid=ABLP2e2) in tutto il territorio italiano, per combattere questo problema, che aveva portato catastrofi in Sardegna, Genova, ancora Sardegna con Olbia ed ora a Genova. Promessa non mantenuta, che evidentemente non avrebbe salvato dalla catastrofe a Genova, ma per lo meno i lavori nel territorio italiano sarebbe già in corso di svolgimento!
Ed ancora, Renzi, in data 5 Agosto, aveva ricevuto un avviso, di pericolo imminente nel territorio genovese, ma non aveva rispedito al mittente nessuna risposta in merito.
Chiudo dicendo. Ora sulla base di questi dati, come fate ad attribuire la colpa al sig. Beppe Grillo??
Il Movimento 5 stelle, entrato in Parlamento il 5 Marzo 2013, in data 19 Giugno 2013, aveva depositato un disegno di legge che andava a trattare il tema del dissesto idrogeologico, fornendo soluzioni e possibili fonti di spesa per finanziare i lavori. Studiatevi il testo.

Alla prossima!