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lunedì 19 gennaio 2015

M5S - CHE COS'E' E COSA VUOLE FARE.

Salve gentili lettori.

Questo articolo vorrei dedicarlo esclusivamente alla tematica MoVimento 5 stelle, dimenticandomi per un attimo tutti i contorni politici nostrani, e concentrandomi solo su alcuni aspetti volti a chiarire dubbi alle persone ancora scettiche verso il MoVimento nel suo complesso.
Ognuno di noi ha una propria definizione di MoVimento 5 stelle ed io parlerò esclusivamente a titolo personale, per quello che mi ha trasmesso l'ideale del m5s, Detto questo, tutti gli attivisti hanno ben saldi nella propria testa i paletti ed il fine ultimo da raggiungere, che ci unisce in questa battaglia. Il fine ultimo è, molto semplicemente, il recupero di democrazia e sovranità.

Ora addentriamoci nel discorso, provando a chiarire i dubbi più comuni che ho riscontrato nel tempo.

Buona lettura.

Personalmente cominciai ad avvicinarmi al MoVimento 5 stelle prima che esso nascesse. Ero solo un bambino di 13 anni, che era affascinato dalla figura di Beppe Grillo. Guardavo i suoi spettacoli ripetutamente e mi rendevo conto di condividere gran parte delle sue idee.
Fino a quel momento in famiglia non si faceva altro che informarsi guardando il tg5, e capite che questo mi avesse portato fuori strada, specie perché essendo piccolo ero facilmente manovrabile dall'informazione.
Col tempo questa mia curiosità nella persona di Beppe Grillo, si è trasformata in voglia di trovare nuovi spazi d'informazione. Mi piaceva l'idea di non dipendere dall'informazione televisiva e giornalistica, ma di provare ad informarmi in modo autonomo, valutando personalmente l'operato di una persona. E quale che occasione migliore, se non addentrarmi negli articoli del blog di Beppe per verificare se quella dimensione informativa combaciasse con la mia?
Di fatto è stato un percorso molto semplice, ed ancora oggi sono qui a lottare, condividere, raccontare alle altre persone le mie idee, cercando di inserire in loro quel germe di curiosità, proprio come riuscì a fare Grillo con me.

Il MoVimento 5 stelle, poi, fu la logica conseguenza della capacità comunicativa e persuasiva di Beppe. Il MoVimento è uno strumento, messo a disposizione di tutti i cittadini che abbiano voglia di mettersi in gioco; esso ha poche regole, ma queste risultano essere ferree per rispetto verso gli elettori e gli iscritti.
Quando penso al MoVimento 5 stelle, porto sempre con me un intervento del cittadino Carlo Martelli, che definì il MoVimento 5 stelle come un vestito, che è già di per se pronto ad essere indossato, e calza a pennello esclusivamente a chi si trova ben comodo all'interno dei contorni di questo vestito.
Chiunque abbia intenzione di entrare nel MoVimento 5 stelle, per poi provare a modificare il vestito dall'interno, per modificarne le forme a suo piacimento, deve semplicemente convincersi che lui non è una persona sbagliata, ma lo è all'interno del MoVimento 5 stelle, perché non ne condivide gli ideali.
Questo concetto porta al tema delle espulsioni.
Per un'attivista del m5s, l'espulsione di un iscritto che non condivideva gli ideali per la quale il MoVimento nacque, è semplicemente una zavorra in meno, non una perdita. Perdere consensi o parlamentari durante il percorso, era stato messo in preventivo già da Beppe durante lo Tsunami Tour.

CHE COS'E' IL MOVIMENTO 5 STELLE?

E' molto semplice, il MoVimento 5 stelle è una struttura non gerarchica formata da cittadini, che si è posta l'obiettivo d'inserire nelle istituzioni rappresentanti del popolo che facciano da intermediari (tra cittadini ed istituzioni) e rendano pubblici fatti e documenti. Non è semplice per il MoVimento calarsi in una struttura istituzionale, perché non è modellata secondo la nostra idea di democrazia. Partiamo da un'idea di democrazia rappresentativa, per poi cercare d'inserire dall'interno delle istituzioni, più strumenti di democrazia diretta possibile (recall, referendum propositivi senza quorum, ecc...).

CHE FINE SI PONE IL MOVIMENTO 5 STELLE?

L'avete sentito in tutte le salse, e forse siete pure stufi di questo concetto, ma serve ribadirlo perché è questo che differenzia il MoVimento 5 stelle dai partiti convenzionali.
Il MoVimento 5 stelle è nato per recuperare sovranità popolare, non per cederla. 
Quando parlo di sovranità popolare, parlo di tutti i tipi di sovranità, da quella democratica, a quella monetaria, a quella alimentare, a quella energetica.
Lo so, votare MoVimento 5 stelle non è facile, ed io sono stato facilitato in questo processo perché essendo giovane non ho mai avuto la possibilità di votare altre forze politiche in passato, avendo votato per la prima volta nella mia vita alle politiche 2013.
Io non ho dovuto fare nessun passaggio mentale, perché sono cresciuto in questi ultimi 8 anni, ritrovandomi all'interno di questo progetto, e non volendoci entrare forzosamente.
Le diversificazioni d'idee fanno parte della democrazia, ed auspico che rimangano sempre. E' del tutto normale non ritrovarsi all'interno delle idee fondanti del MoVimento 5 stelle, e ci mancherebbe. Quello che non sopporto però, è il fatto che molte persone che non si ritrovano in questo progetto entrino forzosamente per modificarlo dall'interno, e questo butta all'aria tutti gli sforzi fatti da fior di attivisti onesti, che danno l'anima per continuare a sperare di cambiare il proprio paese.
Il programma del MoVimento 5 stelle è molto piccolo, ma nel tempo si sta consolidando, parte da basi fondanti inamovibili, derivanti dalla " Carta di Firenze ", come l'acqua pubblica; l'obiettivo rifiuti zero; l'efficienza energetica attraverso la sostituzione ciclica di energia derivante dal fossile, con fonti di energie rinnovabili, promosse attraverso finanziamenti pubblici; privilegiare le produzioni a km 0, per promuovere le produzioni locali; connettività gratuita, ed altro punto inamovibile, staccare il lavoro dal reddito.

Questo progetto non può essere fatto attraverso l'alleanza con nessun partito convenzionale.
Pensateci, se il nostro obiettivo è recuperare sovranità, perché farlo con chi per anni la sta cedendo all'UE, attraverso Euro e trattati internazionali? Sarebbe un controsenso!
Ed ancora, è una opzione d'impossibile attuazione, semplicemente per il fatto che, per arrivare ad un risultato positivo dovremmo cedere su altri aspetti fondamentali. Il MoVimento 5 stelle non è disposto a votare una porcata per avere in cambio un voto favorevole ad una proposta del proprio programma. Questo si chiama voto di scambio. E badate bene, esso non è sinonimo di compromesso. Il compromesso politico è un accordo tra due o più parti, volto a trovare una soluzione condivisa da tutte le parti in causa, per il bene collettivo. Ed il MoVimento 5 stelle, già dal suo arrivo in Parlamento a marzo 2013, va dicendo a tutti che è disponibile a valutare e votare positivamente le singole proposte, da qualsiasi partito esse arrivino.
L'accordo tra i partiti non è un compromesso, ma un elenco di richieste, derivanti dalle parti in causa, al fine di giungere ad obiettivi strettamente personali, e non collettivi. Dicasi VOTO DI SCAMBIO, in soldoni.
Distorcere il significato delle parole, spesso porta fuori strada, modellandole a piacimento disorienta la cittadinanza.
La politica è solo attività per il bene della collettività, fino a quando non capirete bene questo, non ne usciremo.

                                                     DECRESCITA FELICE

La teoria economica sulla quale si basano gli obiettivi del MoVimento 5 stelle è la decrescita felice. Parlarne senza prendersi la briga di leggere qualcosina sul tema, mi pare controproducente.
Associare il vocabolo DECRESCITA ai vocaboli CRISI ECONOMICA, RECESSIONE, ecc... presuppone una mancanza di padronanza del tema specifico.
Partiamo da un concetto inattaccabile: la crescita infinita, in un sistema finito di risorse è impossibile. Preso atto di questo, l'uomo (e l'economia che gira intorno al suo benessere), deve porsi il problema di come adattare la propria vita ed il proprio benessere, alla salute del pianeta Terra e delle generazioni future. Si deve cominciare a parlare più di qualità ed efficienza produttiva, rispetto alla quantità.
Essa distingue molto bene due concetti spesso confusi tra loro: merci e beni. Le merci sono tutti quegli oggetti che si scambiano attraverso lo strumento monetario, ed entrano sempre nel calcolo del PIL; i beni sono tutti quegli oggetti o servizi che soddisfano un determinato bisogno. L'attuazione di un programma improntato sulla decrescita felice porta ad una diminuzione del PIL, e per questo viene spesso confusa con la recessione, ma erroneamente. La recessione è una caduta a catena di tutto il sistema economico di un paese inizialmente non preventivabile; la decrescita è invece, una diminuzione settoriale pianificata da una scelta politica, che attua una diminuzione delle merci (e conseguentemente del pil, perché diminuiscono gli oggetti scambiati), senza però far diminuire il benessere della cittadinanza. Un esempio classico è dato dall'auto produzione, che soddisfa uno stesso bisogno umano, facendo diminuire scambi monetari, influendo contestualmente sulla diminuzione del PIL. Il compito della decrescita felice è quello di ridurre al minimo le merci che non sono beni e che conseguentemente sono sprechi che pesano sulle casse comunali e dei cittadini. Si avrebbe una diminuzione del PIL, ma non del benessere, perché diminuirebbero le merci che paghiamo ma che non utilizziamo per dei nostri bisogni. Insomma, diminuirebbero gli sprechi.

Considerazioni finali...

Approfondire il tema m5s non costa nulla, al massimo se riterrete il vestito m5s non adatto alle vostre forme, potrete sempre liberarvene e continuare a perseguire i vostri ideali, evidentemente non compatibili con quelli del m5s!

Il percorso è duro e lungo, perché si tratta di scardinare ideali ben inseriti nella testa dei cittadini, per inserire nuovi concetti di partecipazione attiva. Molto semplicemente, bisogna provarci, per non aver rimpianti nel futuro.

Alla prossima!



4 commenti:

  1. Condivido pienamente,bravo Simone.

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    1. Ti ringrazio Franco. Bisogna ribadire cosa sia il m5s, dato che i giornali ed i telegiornali gettano fango nel 90% dei casi. La condivisione è tutto.

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