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mercoledì 19 novembre 2014

ADDIO ARTICOLO 18 - TI AVEVAMO VOLUTO TANTO BENE, STATO SOCIALE

Salve gentili lettori!

Questo sarà un articolo breve, ma doloroso.

La notizia appresa nella tarda serata di ieri era nell'aria ormai da qualche settimana, ed ora il fatto è stato compiuto realmente. L'articolo 18 è stato, si può dire, abolito, anche se è meglio fermarsi con le parole " svuotato del suo significato e fine " .
Purtroppo questa è la cruda realtà, in quanto, in commissione lavoro, nella serata di ieri, è stato approvato l'emendamento presentato dal governo Renzi sul tema. Attraverso l'approvazione di questo emendamento, d'ora in avanti, con forza ufficiale ed irreversibile, articolo 18 della legge 300 del 1970 non avrà più potere. D'ora in avanti, tutti i nuovi assunti, qualora dovessero essere licenziati senza giusta causa, non avranno più il diritto di essere reintegrati in organico.

Questa è una sconfitta incredibile per i lavoratori dipendenti, che con lotte incredibili avevano, 44 anni fa, raggiunto il diritto attraverso l'approvazione della legge sopra citata.
Il governo Renzi è riuscito dove la riforma Fornero riuscì solamente in parte. D'ora in avanti, del vecchio articolo 18, non rimarrà nulla nella sostanza. A sostituirlo, solamente un insieme di parole in politichese antico, dalla forza pressoché nulla.


" Escludendo per i licenziamenti economici la possibilità della reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro, e limitando il diritto alla reintegrazione ai licenziamenti nulli e discriminatori, e a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato, nonché prevedendo termini certi per l'impugnazione del licenziamento ".

La sostanza è formata da macigni pesantissimi contro i diritti acquisiti dei lavoratori, e da parole vuote di significato a loro protezione. Il lavoro è dignità, non solo reddito. Questo forse i politicanti della maggioranza non lo sanno.

Date pure l'addio allo Stato sociale, alla sinistra vicina ai lavoratori dipendenti. Hanno vinto, dove pure Monti e Berlusconi fallirono ( o non pensarono neppure di arrivare ). La rabbia è che si voti per partito preso, come se si stesse tifando una squadra di calcio, e non ci si accorge delle pugnalate che, talvolta, nel tempo, quelli che noi ritenevamo amici, ci hanno inflitto senza pietà.

Sarà forse la scarsa voglia di informarsi, la scarsa fiducia verso il nuovo, la paura di buttarsi nel vuoto. Fatto sta, che proprio da un governo di maggioranza centro-sinistra, avete trovato la peggiore delle pugnalate. Che sconfitta per le lotte, talvolta sanguinarie, che portarono all'acquisizione di questo diritto sacrosanto.

Ora, a noi giovani, rimarrà un articoletto vuoto di significato, che ha trasformato, con un tratto di penna, anni di scioperi, lotte, e talvolta sangue delle generazioni precedenti.

A nulla è servita la battaglia intransigente del M5S in commissione lavoro. Quando si è in minoranza, e la maggioranza risulta essere mascherata di sentimenti ed emozioni, una discussione ed un voto, si trasformano in un mero atto di formalità. Un pulsante schiacciato, una mano alzata, e via anni di lotte in pochi attimi.
Mi ripeto sempre che sto solo sognando, ma ogni giorno mi ritrovo qui a scrivere altre informazioni per condividerle con chi non ha voglia di andarsele a scovare. Non voglio ripetere la mia solita pappardella dell'informazione, ma un'ultima cosa vorrei scriverla: spero che, un giorno, l'articolo 18 possa essere reintrodotto, da un governo del m5s.

Per riavere questi diritti, ora dovremmo nuovamente lottare come 44 anni fa, per toglierli nuovamente, una volta acquisiti, basteranno nuovamente un paio di secondi.

La conquista di un diritto è faticosa come una scalata al 20% di pendenza, la perdita di un diritto è veloce come una discesa al 20%.

Ora gustatevi le parole di Renzi sull'articolo 18, era il 2012...


Quando capirete che nel 99% dei casi, le sue parole non sono credibili, sarà troppo tardi...

Alla prossima.

3 commenti:

  1. Speriamo che renzi almeno non si sbugiardi visto che con questa riforma chi dovesse perdere il lavoro lo stato dovrebbe mantenere fino a quando non si trova un nuovo lavoro, altrimenti non vale

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    Risposte
    1. E una vergogna questo colpo di stato a messo in ginocchio il ceto medio e tutta brava gente. Renzi sarà ricordato come il peggiore dei presidenti del consiglio della storia.

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    2. Credo che solo facendo girare informazioni si potrà avere una piccola speranza di risveglio di massa. Io nel mio piccolo ci provo. Ieri è saltato un diritto sacrosanto. Si parlava di tutelare da un licenziamento senza giusta causa il lavoratore dipendente. Questo è un diritto fondamentale. Per averlo 2 generazioni fa hanno lottato, ieri l'hanno cancellato con un braccio alzato in commissione lavoro.

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