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mercoledì 17 febbraio 2016

UNIONI CIVILI - M5S - LA SCELTA DEI PORTAVOCE AL SENATO MI RAPPRESENTA IN TOTO.

Salve gentili lettori.

In questo breve articolo, vorrei rimarcare quello che è successo ieri al Senato, durante la discussione del DDL Cirinnà sulle Unioni Civili. Io sono un attivista del movimento 5 stelle, e mai come ieri sono stato fiero della scelta portata avanti dai miei portavoce. Argomenterò a sostegno di questa mia tesi, perché comprenderla, se lo si vuol fare, è davvero molto semplice. E' la base di una democrazia parlamentare.

Buona lettura.

Ciò che non si capisce, è che siamo in una democrazia parlamentare, dove i parlamentare sono rappresentanti del campione della cittadinanza italiana. Per approvare una legge, serve che il popolo sia a favore e preparato a quel determinato pensiero, perché manda in Parlamento qualcuno che rappresenti le sue istanze. In questo caso, la maggioranza sulle Unioni civili c'è! questo se c'è una legge elettorale che copi il più possibile la rappresentanza popolare all'interno dell'istituzione Parlamento. Ogni parlamentare, rappresenta un campione di 50 mila cittadini. Ad approvare le unioni civili, ci si arriva attraverso un dialogo parlamentare aperto, anche ai rappresentanti della cittadinanza italiana che si oppone a questo progetto, facendo sì che possano esprimersi in dissenso: loro sono in quell'assemblea in rappresentanza di cittadini, esattamente come lo siete voi. 
E' democrazia, o ci siamo dimenticati il significato?

Quando un popolo è di per se pronto ad un cambiamento, esso arriva naturalmente, perché eleggeranno dei rappresentanti che siano in conformità con i cambiamenti che si vorranno ottenere all'interno della società.
Per ottenere un cambiamento, in una democrazia parlamentare, non si può utilizzare un metodo antidemocratico, punto. 
Volete ottenere un risultato reprimendo il diritto di rappresentanza istituzionale del campione di cittadinanza italiana che la pensa diversamente rispetto a voi? Allora non siete democratici.
Il cambiamento avverrà, manca poco, perché i voti per far approvare il provvedimento ci sono! il movimento 5 stelle è arrivato addirittura a non presentare nessun emendamento, per non bloccare ulteriormente il dibattito su questo disegno di legge, su cui auspica fortemente che ci sia un esito positivo, e non era mai successo nella storia della Repubblica che un gruppo parlamentare non presentasse nessun emendamento.
Ma, se la maggioranza, nonostante la Lega Nord avesse rimosso già in partenza 4500 dei 5000 emendamenti presentati inizialmente, riducendo il dialogo a 500, un numero normalissimo, continua a voler agire attraverso strumenti di repressione delle minoranze parlamentari, come il maxiemendamento, allora bisogna dire no, in rispetto della forma di Stato che abbiamo, in rispetto delle minoranza che non possono essere rappresentante nel dibattito.
Tagliare la lingua alle opposizioni non è democratico. Anche se si parla di espressione di pensieri come quelli di Giovanardi, che non piace neppure a me, è ugualmente sbagliato, perché essendo un parlamentare della Repubblica rappresentativo di 50 mila cittadini italiani come noi, ha il diritto di portare la loro voce.

IL MAXIEMENDAMENTO

Che cos'è il cosiddetto CANGURO?

Il canguro è un maxiemendamento che distrugge il dialogo parlamentare, ammazzando quasi tutti gli emendamenti presentati  delle opposizioni. E' dittatura. Che si sia d'accordo o meno con la legge, non si può votare a favore di questo metodo. Mi sono sentito rappresentato dai senatori del m5s, come nella stragrande maggioranza dei casi, perché io avrei fatto la stessa cosa. Questo metodo va a ripercorrere il metodo incostituzionale  di legiferare perennemente attraverso le questioni di fiducia, al fine di superare il dialogo parlamentare.

Il risultato finale si otterrà, ma attraverso un dialogo parlamentare aperto alle opposizioni parlamentari di questo provvedimento specifico, non con sistemi totalitari che svuotano il significato di democrazia parlamentare. 
Otterremo il risultato, e sarà ancora più bello averlo fatto dando a tutti la possibilità di dissentire.

" NON CONDIVIDO LA TUA IDEA, MA DAREI LA VITA PERCHE' TU LA POSSA ESPRIMERE ". 

Vale sempre, anche in questo caso. Ed è proprio quando il risultato prodotto sarebbe andato bene al Movimento 5 stelle, che bisogna rimarcare i danni democratici che porta legiferare in questo modo.




Alla prossima.

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