Translate

giovedì 19 febbraio 2015

AGGIORNAMENTI VARI SULLA SITUAZIONE GRECA.

Salve gentili lettori.

In questo articolo ritengo che sia pressoché un obbligo andare a dedicare nuovamente l'attenzione alla situazione dei nostri amici greci, che si stanno giocando le loro carte contro la Troika, nella speranza di trovare un accordo che soddisfi entrambe le parti.
Vi avevo lasciato su questo tema con un articolo che pubblicai il 13 febbraio 2015, intitolato " GRECIA vs TROIKA - TUTTO RIMANDATO A LUNEDI " (ecco il link http://simosamatzai1993.blogspot.it/2015/02/grecia-vs-troika-tutto-rimandato-lunedi.html).
Nel vertice precedente non fu trovato nessun tipo d'accordo in quanto, secondo Schulz, mancava un'unità d'intenti all'interno dell'esecutivo greco, ma comunque egli si mostrava possibilista nel trovare un accordo entro lunedì 16 febbraio.
In questo articolo vedremo la nuova situazione aggiornata, dopo l'ultimo vertice.

Buona lettura.


Partiamo dal fatto che, ancora una volta, nonostante l'ennesimo vertice tra governo greco e istituzioni europee, non si è arrivati ad un punto d'incontro.

Nonostante questa ennesima fumata nera, le due parti sono state, a quanto pare, molto vicine ad incontrarsi firmando un accordo.
Il tutto pare nuovamente slittare alla prossima settimana, dove la Grecia dovrà decidere. 

Gli scenari che potrebbero aprirsi sono sostanzialmente due:

1) La Grecia sigla l'accordo che le verrà nuovamente sbattuto sul tavolo, che impegna il governo greco agli stessi compiti d'austerity precedenti;
2) La Grecia rifiuta nuovamente e prende la strada dell'uscita dall'Euro.

Andiamo per ordine.

L'Eurogruppo, riunitosi a Bruxelles, con la presenza di Draghi in rappresentanza della B.C.E., Pierre Moscovici (commissario U.E. per l'Euro), Lagarde (Fondo Monetario internazionale), ha presentato un nuovo documento a Yanis Varoufakis (ministro delle finanze greco), che impegnava nuovamente la Grecia in un piano d'austerity con la Troika. Insomma, un nuovo punto a capo, dove la Troika s'impegnava a proporre alla Grecia dei margini di manovra che, secondo Varoufakis non sono sufficienti. Chiaramente Varoufakis ha rigettato la proposta, in quanto il governo Tsipras è stato eletto al grido " Via la Troika e via l'austerity dalla Grecia ". Accettare un nuovo piano d'austerity sarebbe stato un autogol impressionate per l'esecutivo Tsipras.

Tuttavia, precedentemente rispetto alla riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles, pare ci sia stato un altro documento, presentato dal commissario U.E per l'Euro Moscovici, che rendeva disponibile lo stesso Varoufakis a siglare l'intesa, ma è saltato tutto nel momento in cui, nella riunione, quel documento misteriosamente è stato sostituito con un nuovo piano lacrime e sangue.
La bozza di documento che pareva aver messo tutti d'accordo recitava: " Le considerazioni sopra espresse rappresentano le premesse per un'estensione dell'attuale programma di credito, che può avere la forma di un programma intermedio di quattro mesi, come piano di transizione verso un nuovo contratto di crescita per la Grecia, il quale verrà deliberato, il quale verrà deliberato e concluso in questo periodo " fonte Byoblu.com.
Questo metteva tutti d'accordo, perché Tsipras sta provando a temporeggiare, nel non facile obiettivo di trovare ancora tempo, in quanto l'ultima trance del programma termina a fine febbraio, e c'è bisogno di nuovo ossigeno.

Il testo presentato dall'Eurogruppo, e rifiutato da Varoufakis durante l'incontro di lunedì, secondo Byoblu.com è il seguente: " Le autorità greche rinnovano il loro impegno inequivocabile ad onorare le loro obbligazioni finanziarie verso tutti i loro creditori [...] . Le autorità greche hanno indicato che intendono concludere il programma con successo [...] e in questo contesto intendiamo fare l'uso migliore della flessibilità possibile all'interno del programma stesso. Siamo anche d'accordo che il F.M.I. continuerà a ricoprire il suo ruolo nel nuovo corso. A queste condizioni, l'Eurogruppo è disposto favorevolmente nei confronti delle autorità greche ".

Per mano di chi l'intesa è saltata il primo accordo con Moscovici?

L'unica risposta che possiamo darci è il fatto che i creditori dei greci, Germania su tutti, si siano opposti ad un periodo di transizione di 4-6 mesi.

Ora possono succedere due cose in questi giorni:

1) Il governo greco, posto il fatto che raggiungere gli obiettivi prefissati nella campagna elettorale non sarà possibile per la forte opposizione dei creditori (Germania 56 miliardi, Francia 42 miliardi, e sotto sotto anche Italia con 37 miliardi), potrebbe decidere di piegarsi ad una flessibilità molto fumosa (come dichiarato da Varoufakis), tornando con tanto fumo e poco arrosto ad Atene.
Questa possibilità andrebbe a creare malumori tra i cittadini greci.
Tsipras, negli ultimi giorni, intervenendo nel Parlamento greco ha dichiarato: << Nessuno potrà più trattare la Grecia come una colonia o come una reietta d'Europa >>. 
Queste dichiarazioni mi fanno sperare sulla veridicità della linea dura greca;

2) Qualora la Grecia rifiutasse ancora una volta l'accordo, a questo punto avrebbe solo una strada da perseguire, ovvero l'uscita nel breve periodo dalla moneta unica. Addirittura, Tsipras potrebbe chiedere al Parlamento la possibilità di essere sfiduciato col suo esecutivo in caso non si riesca a trovare un accordo anti - austerity, per chiedere nuovamente al popolo la possibilità di andare verso la linea di un'uscita unilaterale.

Io voglio essere positivo, e spero che Tsipras tenga fede alle promesse elettorali non piegandosi a nessuna proposta di revisione d'austerità fumosa... . Vedremo.

Alla prossima!


Nessun commento:

Posta un commento