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martedì 11 novembre 2014

EURO - L'UNIONE BANCARIA SAREBBE IL PACCO FINALE PER I PIIGS

Salve gentili lettori.

Questo articolo, che mi accingo a comporre, andrà a continuare quel percorso divulgativo sul tema Euro, iniziato in realtà più di un anno fa nel mio blog, ma poi momentaneamente fermatosi per motivi personali, in quanto decisi di fermare il mio lavoro nel blog. Ora però mi sento nuovamente pronto per riprendere un percorso che amo. L'informazione è tutto, è l'unica salvezza per un popolo altrimenti controllato dall'alto. Quindi proseguiamo questo percorso.

Nello specifico, oggi, tratterò il tema dell'unione bancaria tra gli Stati aderenti al sistema Euro. Comprendere quali potrebbero essere le conseguenze sugli Stati periferici è di fondamentale importanza per capire i giochi di potere occulti.

Quindi, le domande che dovremmo necessariamente porci, saranno le seguenti:

1) In che situazione si presenterebbe l'Italia a questo appuntamento?
2) Quali sarebbero le conseguenze?

Cerchiamo di partire insieme, con un ragionamento che, al termine dell'articolo, possa darci un'idea su queste 3, fondamentali, tematiche.

Effettivamente, ho trattato questo tema, dando un punto di vista molto più largo, in questo precedente articolo  che non ha toccato nel dettaglio le banche, ma che ha cercato di dare una visione generale sull'effetto Euro tra Germania e suoi Stati evidentemente partner ( parlo di Belgio ed Olanda ) da una parte, e resto degli Stati aventi l'Euro, dall'altra ( quindi Italia, Portogallo, Irlanda, Spagna, Grecia, Francia, ecc...).

L'apprezzamento mondiale dell'Euro, che l'ha resa una moneta forte, ha fatto salire l'apprezzamento dei prodotti tedeschi, non perché essa si sia dimostrata più brava rispetto al passato ( prima dell'Euro, la Germania aveva il Marco, moneta ancora più forte rispetto all'Euro ), ma perché, avendo rinchiuso in regime di cambio cambio fisso tutti gli altri Stati, quest'ultimi, una volta visti ridursi il loro mercati, non hanno avuto una correlativa svalutazione del loro cambio, che avrebbe assorbito tali difficoltà. 
Contestualmente a queste difficoltà delle economie europee periferiche, ed ad una relativa perdita di mercato, la Germania ha cominciato a sostituire questi Stati, assorbendo le loro perdite di mercato ed esportando molto di più rispetto al passato, proprio verso gli Stati europei periferici. 
Perché questo? Perché avendo una moneta forte, se pur accompagnata da economie deboli, i cittadini degli Stati periferici hanno visto più vantaggioso importare beni dalla Germania, aumentando la domanda di beni tedeschi, rispetto a scegliere di produrre il bene all'interno del proprio Stato.

Questa procedura, in un periodo di medio termine, ha portato ad un crollo strutturale delle economie periferiche, ad una desertificazione industriale, ed ad uno spostamento del capitale interno verso il nord Europa ( Germania ), luogo più sicuro per la protezione del proprio capitale, anche se a tassi d'interesse attivo più bassi e, quindi, meno vantaggiosi.
Tale procedure sono state ribattezzate " MEZZOGIORNIFICAZIONE EUROPEA " e " GERMANIZZAZIONE DEL CAPITALE ".

Eccoci arrivati, ( dopo questa spiegazione doverosa, che in ogni articolo sull'Euro, solitamente, bisogna fornire per dare un quadro generale della situazione ) a toccare i temi specifici che vi avevo citato in apertura dell'articolo.

Date queste informazioni, sicuramente, i paesi europei periferici, tra cui l'Italia, non arriverebbero in condizioni vantaggiose a questo possibile appuntamento. Pensiamoci, il rischio sarebbe quello di dover liquidare le nostre banche, alle condizioni dettate da possibili acquirenti esteri. Ovvero, la situazione ideale per la Germania, che vedrebbe liberamente continuare la procedura precedentemente citata, che porta il capitale italiano e della periferia europea, a spostarsi verso la Germania, in quanto, tra le nostre strutture bancarie e quelle tedesche, sicuramente, quelle in grado di acquisire sarebbero le loro e non le nostre.

Ecco, quindi, le risposte alle domande precedenti:

Sicuramente la periferia europea, si presenterebbe a questo appuntamento nella posizione di vittima sacrificale della Germania, e le conseguenze sarebbero le solite, ovvero vedremmo nuovamente quote di capitale spostarsi dall'Italia alla Germania, per poi rientrare in Italia sotto forma di prestiti, creando nuovo debito privato per il nostro sistema economico.

Le scelte sono due, e da questo potrebbe dipendere il nostro futuro in caso d'uscita dall'Euro: 

- Prima opzione: liquidare le banche del nostro sistema economico-finanziario, per poi cederle ad investitori esteri ( probabilmente tedeschi ), ed aprire una spirale di nuovo indebitamento privato, che bisognerebbe controllare;
- Rendere pubbliche le nostre banche nazionalizzandole in modo da proteggere il nostro sistema economico - finanziario. 

Spero vivamente che tra le opzioni in gioco si scelga la seconda, altrimenti, pur uscendo dall'Euro, rimarremmo in balia di scelte altrui.

Alla prossima!







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