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domenica 24 marzo 2013

GOVERNO : L'INEVITABILE INCIUCIO

Si parte da quota 123 anzi, per esser più precisi,  da quota 122 (dato che Grasso è stato eletto presidente del Senato e non potrà votare).
E' questa la cifra dal quale parte, la coalizione di CENTRO - SINISTRA, alla ricerca di nuove reclute che portino ad ottenere la fiducia dal Parlamento. 
Alla Camera dei Deputati non ci sono problemi, la coalizione guidata da Bersani può vantare una buona maggioranza sulle altre forze presenti composta, ad oggi, da 345 deputati.
Tuttavia, il problema si pone quando ci spostiamo ad analizzare la situazione del Senato della Repubblica.
Come detto in precedenza, la coalizione di Bersani può vantare un numero di senatori pari a 122 che, però, è largamente insufficiente per poter pensare di governare questo paese. 
Infatti, la coalizione PD - SEL - CENTRO DEMOCRATICO dovrà riuscire a raggiungere la quota imprescindibile di 158 senatori.
Se la matematica non mi tradisce (non sono mai stato un genio con i numeri), mancano all'appello ben 36 voti per raggiungere la maggioranza (se pur risicatissima). 

Ora, analizziamo le forze in gioco per vedere quali scenari si possono aprire nelle trattative.

E' probabilissimo che Bersani riesca a racimolare i primi 21 voti trovando un accordo, per nulla impossibile, con SCELTA CIVICA di Mario Monti.
A questo punto, il numero di senatori mancante, scenderebbe a 15.

Nel grande gioco delle parti, non mi stupirebbe un accordo tra Bersani e la Lega, basato sulla fiducia del Carroccio al Senato (ben 16 voti, che darebbero la maggioranza) e con l'appoggio, da parte di Bersani, alle tematiche leghiste (75% di imposte delle regioni settentrionali si fermerebbero al nord).
Se pensiamo al MoVimento 5 Stelle, mi sembra piuttosto chiara l'idea di rimanere fermi sulla propria posizione che, tra l'altro, è quella più volte affermata nello TSUNAMI TOUR : NO ALLA FIDUCIA.
Questo dimostrerebbe una linea finalmente coerente di un movimento politico, che fa quello che espone prima del voto.

Il vero qualunquismo qui mi sembra proprio quello della coalizione di CENTRO - SINISTRA che, durante la campagna elettorale non faceva altro che gettare fango sul MoVimento 5 Stelle, definendoli populisti, demagoghi e qualunquisti, per poi  cercare ripetutamente una loro fiducia che, ne sono sicuro, non arriverà.
Ricordiamo che il MoVimento 5 Stelle è stato votato da più di 8 milioni di cittadini, al fine di entrare in parlamento,  e mettere un pò di sale nella coda a questi vecchi della politica. Una fiducia andrebbe completamente contro queste prerogative.

Passando al PDL, mi sembra abbastanza marcata l'apertura di Berlusconi ad un governissimo PD - PDL, dal quale penso, non potrebbe comunque rimanere fuori Mario Monti. 

Sono troppi gli interessi in gioco del PDL per non offrire i voti mancati; in questo modo si metterebbero da parte, vergognosamente, un mese di finti insulti, per poi ritornare tutti insieme appassionatamente. Inoltre pare che in Scelta Civica, la corrente vicina a Montezemolo (circa 20 senatori), non sia propensa ad appoggiare un governo senza PDL

Tutto è nelle mani della Lega Nord, se essa troverà un accordo con Bersani allora il grande inciucio non sarà più indispensabile ma, se al contrario questo non dovesse verificarsi, allora si aprirebbero due scenari differenti. Vediamoli.

Si potrebbe aprire un governissimo, che io chiamo IL GOVERNO DELLA GRANDE AMMUCCHIATA, ( PD - SEL - MONTIANI - PDL - LEGA - CENTRO DEMOCRATICO), con un'unica forza all'opposizione, il MOVIMENTO 5 STELLE, pronto a opporsi a provvedimenti insensati, ma anche a votare provvedimenti che si avvicinino al proprio programma.

Come secondo scenario, vedo un governo che si occupi della riforma della legge elettorale e, appena insediato il nuovo Presidente della Repubblica, uno scioglimento delle camere ed un immediato ritorno alle urne.

Staremo a vedere..........l'inciucio è servito!!





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