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venerdì 14 dicembre 2012

IL PROBLEMA DEMOGRAFICO IN ITALIA

La crisi che stiamo attraversando in Italia si sta protraendo nel tempo e, sicuramente, dovremo aspettare ancora qualche anno prima di poterci ritenere fuori da questo periodo di magra.
Tuttavia, a mio modesto parere, il vero problema che dovremo affrontare da qui a quaranta – cinquant'anni sarà quello DEMOGRAFICO.
I dati che ci riguardano, da questo punto di vista, non sono assolutamente incoraggianti per gli anni che verranno.
Il dato più preoccupante è dato dal fatto che, l'Italia, sta diventando un paese di figli unici, per essere più precisi, da qualche decennio, ogni coppia italiana genera, di media, 1,2 figli.
Quali conseguenze comporterà questa tendenza, nel tempo??
Questa tendenza porterà ad un dimezzamento progressivo delle nascite ad ogni generazione, con delle reazioni a catena che saranno sviluppate da tutto questo.
Infatti ci troveremo in una situazione mai vista prima nel nostro paese!
Pochissimi giovani dovranno sostenere il peso di un'intera società. Per capire meglio cosa i giovani dovranno supportare tra qualche generazione possiamo dividere la vita in tre fasi:
-1 La fase della crescita dove i giovani non producono ancora ricchezza;
-2 La fase attiva del lavoro;
-3 La fase della pensione, dove si ritorna ad essere non produttivi.
Ora, con il ridimensionamento generazionale delle nascite, si ridurranno nel tempo i giovani che, in futuro, saranno gli addetti al mantenimento dell'intera società e, al contrario, con il prolungamento della vita aumenteranno in modo esponenziale i pensionati “non produttivi”.
Dove ci porterà questa tendenza nel 2050?
I dati ci dicono che tra 38 anni, la popolazione italiana sarà composta da ben 20 milioni di persone sopra i 65 anni ( 1 su 3 ).
Questo andrà a presupporre che, i pochi giovani che si troveranno nel periodo lavorativo, dovranno sostenere un numero gigantesco di pensionati, inoltre, il lavoro dovrà essere più efficiente e quindi, produttivo.
Si dovrà lavorare, a quanto pare, più con l'intelletto che con la forza, in quanto, i giovani per sostenere questo peso dovranno lavorare meglio e soprattutto per un periodo molto più lungo di tempo! (ANDREMO IN PENSIONE VIA VIA PIU' TARDI CON IL PASSARE DEGL'ANNI).
Ad una prima analisi sembrerebbe che tutto sommato non stia cambiando la forza lavoro ma, in realtà, supportare un numero più alto di pensionati ed un numero più basso di giovani, presuppone uno sguardo sempre più rivolto al presente, tralasciando gli aspetti futuri.
Insomma la nostra piramide demografica si è rovesciata! Cos'è successo?
Dal 1950 ad oggi i bambini si sono più che dimezzati; la fascia media è rimasta stabile mentre, gli anziani si sono più che raddoppiati.
L'invecchiamento progressivo della nostra popolazione avrà conseguenze anche sulla spesa pubblica e, più precisamente, sulle spese sanitarie.
Nel 2050 si prevede che, le spese sanitarie, risulteranno esser pari al 10% del PIL, un raddoppio rispetto agli anni '90.
Cosa possiamo fare per invertire questa tendenza??
Secondo me, si dovrebbero incentivare le giovani famiglie a generare più figli attraverso degli aiuti che statali dedicando, una parte della spesa pubblica a quel settore.
Questa politica è stata già seguita dalla Francia con grandi risultati!
Ricordiamo che, non investendo ora nel settore DEMOGRAFIA, avremo una spesa sanitaria che si raddoppierà da qui al 2050.


Meglio investire risorse adesso per generare nuovi giovani, che curare successivamente.





4 commenti:

  1. Prova a dare un'occhiata qua.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Demografia_d%27Italia

    Il sovraffollamento della popolazione in Italia è una questione di ecologia, non politica.
    La domanda che l'ecologia si pone è: quante unità di una specie può sostenere un ecosistema senza collassare?
    Quali meccanismi mette in atto l'ecosistema per autoregolarsi?

    Applicando il problema ecologico all'Italia riformuliamo le domande:
    Quanti esseri umani possono vivere in modo sostenibile per l'ambiente e per i componenti della specie stessa in Italia? 10.000.000, 100.000.000, 1.000.000.000? Quanti?

    Quali meccanismi sono i atto per l'autoregolazione?
    La disoccupazione al 40% tra i giovani ti dice nulla?
    L'emigrazione forzata dei nostri giovani meglio formati ti dice nulla?
    I salari tra i più bassi in Europa?
    L'inquinamento atmosferico che fa ammalare tantissime persone in Pianura Padana?
    Le falde acquifere inquinate dai residui della produzione industriale?
    I fiumi e i reticoli idrici minori trattati come fogne?
    La contaminazione del territorio con rifiuti solidi urbani e degli scarti della produzione industriale?
    Il forte fabbisogno energetico che ci causa una forte dipendenza dai paesi stranieri?
    La colonizzazione della nostra economia da parte di aziende di altre nazioni?

    Tutto tende a dirci che l'Italia è fortemente sovrapopolata.
    Un figlio a famiglia è una buona soluzione, perché in 25 anni provoca una diminuzione di 10.000.000 di abitanti. Ma ci vuole la consapevolezza di tutti.
    E tu sei un chiaro esempio di come su questo punto si possa essere completamente fuori strada.
    Gradualmente.








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    1. Punti di vista, io la vedo in modo opposto rispetto a te. Le politiche tedesche e francesi vanno ad incentivare le giovani coppie da questo punto di vista. L'Italia non è sovvrapopolata, anzi! te ne accorgerai tra 20 o 30 anni.

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    2. L'Italia sovrappopolata?! :D hahahahaha

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    3. Giorgio, leggi bene! ho scritto che L'ITALIA NON E' SOVVRAPPOPOLATA!

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