La crisi che stiamo
attraversando in Italia si sta protraendo nel tempo e, sicuramente,
dovremo aspettare ancora qualche anno prima di poterci ritenere fuori
da questo periodo di magra.
Tuttavia, a mio modesto
parere, il vero problema che dovremo affrontare da qui a quaranta –
cinquant'anni sarà quello DEMOGRAFICO.
I dati che ci riguardano,
da questo punto di vista, non sono assolutamente incoraggianti per
gli anni che verranno.
Il dato più preoccupante
è dato dal fatto che, l'Italia, sta diventando un paese di figli
unici, per essere più precisi,
da qualche decennio, ogni coppia italiana genera, di media, 1,2
figli.
Quali conseguenze
comporterà questa tendenza, nel tempo??
Questa tendenza porterà
ad un dimezzamento progressivo delle nascite ad ogni generazione, con
delle reazioni a catena che saranno sviluppate da tutto questo.
Infatti ci troveremo in
una situazione mai vista prima nel nostro paese!
Pochissimi giovani
dovranno sostenere il peso di un'intera società. Per capire meglio
cosa i giovani dovranno supportare tra qualche generazione possiamo
dividere la vita in tre fasi:
-1 La fase della crescita
dove i giovani non producono ancora ricchezza;
-2 La fase attiva del
lavoro;
-3 La fase della
pensione, dove si ritorna ad essere non produttivi.
Ora, con il
ridimensionamento generazionale delle nascite, si ridurranno nel
tempo i giovani che, in futuro, saranno gli addetti al mantenimento
dell'intera società e, al contrario, con il prolungamento della vita
aumenteranno in modo esponenziale i pensionati “non produttivi”.
Dove ci porterà questa
tendenza nel 2050?
I dati ci dicono che tra
38 anni, la popolazione italiana sarà composta da ben 20 milioni di
persone sopra i 65 anni ( 1 su 3 ).
Questo andrà a
presupporre che, i pochi giovani che si troveranno nel periodo
lavorativo, dovranno sostenere un numero gigantesco di pensionati,
inoltre, il lavoro dovrà essere più efficiente e quindi,
produttivo.
Si dovrà lavorare, a
quanto pare, più con l'intelletto che con la forza, in quanto, i
giovani per sostenere questo peso dovranno lavorare meglio e
soprattutto per un periodo molto più lungo di tempo! (ANDREMO IN
PENSIONE VIA VIA PIU' TARDI CON IL PASSARE DEGL'ANNI).
Ad una prima analisi
sembrerebbe che tutto sommato non stia cambiando la forza lavoro ma,
in realtà, supportare un numero più alto di pensionati ed un numero
più basso di giovani, presuppone uno sguardo sempre più rivolto al
presente, tralasciando gli aspetti futuri.
Insomma la nostra
piramide demografica si è rovesciata! Cos'è successo?
Dal 1950 ad oggi i
bambini si sono più che dimezzati; la fascia media è rimasta
stabile mentre, gli anziani si sono più che raddoppiati.
L'invecchiamento
progressivo della nostra popolazione avrà conseguenze anche sulla
spesa pubblica e, più precisamente, sulle spese sanitarie.
Nel 2050 si prevede che,
le spese sanitarie, risulteranno esser pari al 10% del PIL, un
raddoppio rispetto agli anni '90.
Cosa possiamo fare per
invertire questa tendenza??
Secondo me, si dovrebbero
incentivare le giovani famiglie a generare più figli attraverso
degli aiuti che statali dedicando, una parte della spesa pubblica a
quel settore.
Questa politica è stata
già seguita dalla Francia con grandi risultati!
Ricordiamo che, non
investendo ora nel settore DEMOGRAFIA, avremo una spesa sanitaria che
si raddoppierà da qui al 2050.
Meglio investire risorse
adesso per generare nuovi giovani, che curare successivamente.
Prova a dare un'occhiata qua.
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Demografia_d%27Italia
Il sovraffollamento della popolazione in Italia è una questione di ecologia, non politica.
La domanda che l'ecologia si pone è: quante unità di una specie può sostenere un ecosistema senza collassare?
Quali meccanismi mette in atto l'ecosistema per autoregolarsi?
Applicando il problema ecologico all'Italia riformuliamo le domande:
Quanti esseri umani possono vivere in modo sostenibile per l'ambiente e per i componenti della specie stessa in Italia? 10.000.000, 100.000.000, 1.000.000.000? Quanti?
Quali meccanismi sono i atto per l'autoregolazione?
La disoccupazione al 40% tra i giovani ti dice nulla?
L'emigrazione forzata dei nostri giovani meglio formati ti dice nulla?
I salari tra i più bassi in Europa?
L'inquinamento atmosferico che fa ammalare tantissime persone in Pianura Padana?
Le falde acquifere inquinate dai residui della produzione industriale?
I fiumi e i reticoli idrici minori trattati come fogne?
La contaminazione del territorio con rifiuti solidi urbani e degli scarti della produzione industriale?
Il forte fabbisogno energetico che ci causa una forte dipendenza dai paesi stranieri?
La colonizzazione della nostra economia da parte di aziende di altre nazioni?
Tutto tende a dirci che l'Italia è fortemente sovrapopolata.
Un figlio a famiglia è una buona soluzione, perché in 25 anni provoca una diminuzione di 10.000.000 di abitanti. Ma ci vuole la consapevolezza di tutti.
E tu sei un chiaro esempio di come su questo punto si possa essere completamente fuori strada.
Gradualmente.
Punti di vista, io la vedo in modo opposto rispetto a te. Le politiche tedesche e francesi vanno ad incentivare le giovani coppie da questo punto di vista. L'Italia non è sovvrapopolata, anzi! te ne accorgerai tra 20 o 30 anni.
EliminaL'Italia sovrappopolata?! :D hahahahaha
EliminaGiorgio, leggi bene! ho scritto che L'ITALIA NON E' SOVVRAPPOPOLATA!
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