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giovedì 1 settembre 2016

NAZIONALE ITALIANA - VENTURA E' UN GRANDE C.T.

Salve gentili lettori.

Oggi, eccezionalmente rispetto alle tematiche che solitamente tratto nel mio blog, voglio parlare di calcio. L'occasione merita, perché oggi ci sarà l'esordio di Giampiero Ventura alla guida della nazionale italiana e io, da tifoso storico del Cagliari, non posso che esserne felice.

Ormai sono dal 2010 che non seguo più il calcio, ma fino a quel momento posso definirmi un buon conoscitore delle tematiche calcistiche, in quanto il mio sogno giovanile è sempre stato quello di diventare, un giorno, un giornalista sportivo. Speranza poi accantonata per la nascita di nuovi interessi personali, superiori a quelli precedenti.

Se è quindi vero che non seguo il calcio espresso dalle squadre del mister Ventura dal suo primo anno al Bari, dove mi sembrò di rivedere quel meraviglioso Cagliari del 1998-1999, posso dire che Ventura è sempre stato un innovatore, e quindi dal punto di vista tattico è e ancora sarà, all'avanguardia.
Ho sempre sperato che un allenatore con le capacità di Ventura potesse un giorno avere il privilegio di allenare in palcoscenici internazionali, perché ha sempre dimostrato di saper insegnare calcio in provincia. Avere la notizia di un incarico così importante, mi fa davvero piacere, perché significa che anche partendo dalle categorie più basse del nostro calcio, dai campi polverosi della provincia, si può arrivare al top, se nell'individuo sono presenti doti innate come la professionalità e la conoscenza maniacale della materia trattata.

Ero molto piccolo quando, nel 1997, il mister Ventura prese la guida di un Cagliari distrutto dalla retrocessione in B dell'anno precedente, nel famoso spareggio con il Piacenza, nel neutro del San Paolo di Napoli. Una stagione nata male con l'esonero di Gregorio Perez, e proseguita tra alti e bassi con il sempre stimato Carlo Mazzone.
Il presidente Cellino si mise nelle mani di un Ventura che arrivava da una doppia promozione dalla C alla A con il Lecce, e fece centro, sia nei risultati sportivi che economici.
Il mister portò con se dei calciatori conosciuti, che potessero essergli di appoggio per far digerire meglio il nuovo sistema di gioco allo zoccolo duro del Cagliari del 1996. Arrivarono De Patre, Cavezzi, Zanoncelli e Macellari. 
In serie B, non senza iniziali difficoltà, Ventura ottenne l'ennesima promozione, riportando immediatamente il Cagliari in serie A, ma fu nell'anno successivo che arrivarono le grandi imprese.
Con un gioco spumeggiante, specialmente nelle partite giocate al Sant'Elia, tutte le grandi squadre di categoria furono fermate. Si vinse con il Milan per 1-0 con goal di De Patre; la Juventus per 1-0 con goal di Berretta; per 1-0 con il fortissimo Parma con goal di Kallon; per 4-3 con la Roma, in una partita mitica dove le due stelle O'Neill e Muzzi fecero la differenza (doppietta del primo e goal del secondo); per 3-1 al Dall'Ara di Bologna, con goal di Macellari, Mboma e O'Neill.  Inoltre, si andò a fermare la Lazio, l'Inter e la Fiorentina
Mitiche le goleade casalinghe con l'Empoli per 5-1, con tripletta di Mboma e doppietta di Muzzi, e per 5-0 con la Sampdoria di Spalletti. 
Per sognare l'Europa, mancò un po' di regolarità di trasferta, perché in casa quel Cagliari aveva medie davvero spaventose.

Vorrei mostrarvi una partita in particolare, che i tifosi del Cagliari sicuramente ricorderanno bene!




L'anno successivo, purtroppo, Giampiero Ventura decise di voltare pagina, trasferendosi alla Sampdoria, dove diversi anni prima iniziò la sua scalata al grande calcio partendo dal settore giovanile.
La traccia del suo progetto calcistico a Cagliari rimase indelebile, con la valorizzazione massima di talenti come Roberto Muzzi, Fabian O'Neill, Fabio Macellari, Johnatan Zebina, Cristiano Zanetti, Mohamed Kallon, alcuni dei quali portarono grossi guadagni dalle vendite dei loro cartellini.

Ventura tornò a Cagliari nel 2002-2003, dove fu chiamato a metà stagione per rimettere in piedi un nuovo progetto, nel ricordo dei fasti precedenti. Con ottimi diamanti grezzi come Suazo, Langella, Esposito, Conti, riportò il Cagliari in orbita promozione, mancandola al termine di una stagione molto positiva. L'arrivo di Gianfranco Zola nell'anno successivo mise il Cagliari come grandissima favorita per la promozione in A ma, tuttavia, nonostante un'ottima partenza con un 3-0 al Catania, i risultati altalenanti non furono ritenuti soddisfacenti e il mister fu esonerato quando il Cagliari si trovava all'ottavo posto, comunque ben posizionato nel "treno" promozione.

Un altro grande ricordo di Ventura, per me, è sempre il suo Pisa dei miracoli del 2007-2008. Una squadra neo promossa in serie B, che diede l'incarico progettuale a Ventura, con ottime aspettative sul futuro, grazie al prestito del bravissimo Cerci e di giocatori da valorizzare. Fu un'annata condita da un calcio bellissimo, che fece sfiorare la doppia promozione al Pisa, che si arrese ai play-off al Lecce.

L'ultima esperienza che ho seguito, prima di abbandonare la visione dettagliata degli aspetti calcistici, fu il neo-promosso Bari. Un Bari che arrivava dalla promozione ottenuta proprio con il mister Antonio Conte, e che Ventura seppe migliorare, riportandolo a un ricordo del suo vecchio Cagliari dal punto di vista dell'approccio alle partite con le grandi squadre, anche se non dal punto di vista tattico. Una squadra mai doma, che grazie al grande lavoro di Ventura, riuscì a lanciare giovanissimi come Ranocchia e Bonucci, ed a rilanciare Barreto e Almiron. Ottenne grandi risultati, riuscendo a battere al San Nicola 2-0 la Lazio (e 2-0 anche al ritorno), 3-1 la Juventus, 4-2 il Palermo, 2-1 la Sampdoria, 2-0 la Fiorentina, pareggiare 2-2 con il Milan al San Nicola e 0-0 a San Siro con il Milan, 0-0 con l'Inter. Chiuse la stagione al 10° posto.

Non tratto il tema "Torino" perché non ho avuto il piacere di vedere il grande progetto portato avanti dal mister, ma i risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutti.

Riprenderò con piacere a guardare le partite della Nazionale, perché con Ventura in panchina, non si può fare altrimenti! buon lavoro, mister.

Stasera buon Italia-Francia a tutti, proprio nel "suo" San Nicola di Bari.



Alla prossima.

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