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lunedì 26 gennaio 2015

LA NOTTE DELL'ONESTA' - CONTENUTI, RIFLESSIONI E LO SPETTRO DEL QUIRINALE.

Salve gentili lettori.

Questo non sarà un articolo monotematico come gli altri articoli di questo blog. Sarà un articolo piuttosto corposo, pieno di documenti video. Questa volta ho scelto di trattare, in uno stesso articolo, due diversi argomenti che si collegano molto bene l'un l'altro. Come avrete capito dal titolo dell'articolo, i due macro argomenti che tratterò saranno:
1) La manifestazione del m5s di sabato a Roma, denominata " La notte dell'onestà ";
2) Le ormai prossime votazioni parlamentari per il Quirinale.

Vi auguro una buona lettura.

Comincio subito con la magnifica manifestazione di sabato, che mi ha emozionato molto, pur non avendola vissuta a Roma, ma esclusivamente dietro un pc.
La notte dell'onestà segna un forte punto di rottura col passato, per due motivi specifici che spiegherò all'interno dell'articolo.
Questa manifestazione è nata per riportare le luci dell'informazione su Mafiacapitale. Si è parlato di legalità, onestà, giustizia, collegandosi ad eventi tragici della criminalità organizzata e tracciando una via che provi a rendere il popolo non più succube di questo sistema, ma la prima forza a combattere lo stesso.

Così come il passato, anche i fatti di Mafiacapitale sono stati trattati dai media con un solito " mordi e fuggi " all'italiana. Su questo punto specifico, l'intervento di Dario Fo è stato davvero magistrale.
Con un intervento in pieno " stile Fo ", Dario è riuscito a far comprendere a tutti come l'informazione italiana utilizzi sempre lo stesso metodo per sgonfiare temi di una rilevanza spaventosa, che tuttavia appaiono ormai ordinarie notizie giornaliere alle orecchie dei cittadini italiani. Quando qualcosa di scandaloso si ripete con una frequenza maggiore, diventa materia, e questo porta un fatto a farlo mimetizzare nell'ambiente circostante e successivamente a farlo dimenticare.
Ascoltarlo direttamente vi trasmetterà i concetti del suo intervento in un modo infinitamente superiore rispetto a quanto possano fare le mie misere parole. Dario Fo è cultura.



Grande intervento vero? Ormai Dario Fo è così grande che ci si aspetta sempre qualcosa di meraviglioso dai suoi interventi, e lui non delude mai.

Un altro intervento meraviglioso è stato quello di Sabina Guzzanti.

L'ho sempre seguita, fin da quando mi appassionai alla satira grazie a Beppe Grillo. Il suo intervento è stato incisivo; ha parlato del suo percorso con il film " La Trattativa ", per poi ricollegarsi ad una causa del grande effetto collaterale che ci ha portato ad un attacco lento e sistematico alle basi democratiche della nostra Repubblica. Temo, purtroppo, che non tutti abbiano compreso il significato del messaggio che Sabina ha cercato di trasmettere attraverso l'imitazione della De Filippi. Credo che il significato intero suo intervento rischi di essere minimizzato alla sola imitazione.
Molti italiani, in questi anni sono stati pilotati dall'informazione, in un sentiero di mancanza di curiosità. Un'informazione non chiara, deviata e che spesso è stata lasciata da parte, sostituita da una programmazione giornalistico - televisiva volta alla distrazione di massa rispetto ai veri problemi del nostro Stato.
La sua imitazione mi ha immediatamente mostrato, come solo la satira riesce a fare, un quadro informativo - distorsivo dell'informazione, che ha imbambolato la curiosità popolare nell'andarsi a cercare dove stesse realmente la verità dei fatti che si sono succeduti in questi anni, cominciando proprio dalla trattativa. Un'informazione che ha sostituito le reali tematiche d'interesse, per spostare l'attenzione sull'intrattenimento di massa, che ha causato una distrazione popolare, artefice di tutto questo.


Credo che il concetto che ha provato a trasmettere Sabina sia esattamente riassumibile in questa immagine.
Non ho utilizzato il termine " imbambolato " a caso. Nel suo intervento ha provato a far comprendere che non è vero il luogo comune che si va ripetendo secondo cui " GLI ITALIANI NON CAMBIANO MAI ". Insomma, gli italiani siamo noi, e solo noi possiamo con un po' attenzione e partecipazione attiva riuscire a riprenderci la democrazia che c'è stata scippata PER COLPA NOSTRA.
Intervento profondo, che con un po' d'attenzione in più può esser apprezzato.


Lo ripropongo integralmente qui. Ascoltatelo con attenzione.



Mi sono emozionato fortemente seguendo il suo ragionamento. Bravissima Sabina.

Anche l'intervento di Salvatore Borsellino è stato magistrale. E' stato senza dubbio l'intervento che mi ha colpito di più per la profondità delle sue parole. E' partito ringraziando i meetup sparsi nel territorio italiano per la loro collaborazione nel dar voce alla sua battaglia, richiamando l'attenzione sulla strage di via D'Amelio, per poi chiedere a gran voce il concetto di resistenza popolare a protezione del grande attacco antidemocratico che si sta verificando.

Ecco il suo intervento.



Di questa manifestazione ho notato due aspetti nascosti che non tutti hanno forse colto. Ora proverò ad illustrarveli.

Primo aspetto - In quest'occasione, il comportamento dell'informazione è stato molto differente rispetto al solito. Abbiamo fatto un passo indietro nella concezione che hanno i media del m5s.
Siamo ritornati ai primi VDay del 2007 e del 2008.
Questa volta, al contrario delle ultime manifestazioni, V3Day compreso, ho notato che c'è stata poca polemica sui numeri dei partecipanti in piazza ed anche sui contenuti lanciati attraverso questa serata.
La partecipazione di persone come Sabina Guzzanti, Ferdinando Imposimato, Salvatore Borsellino, Dario e Jacopo Fo, credo che abbiano fatto molto male ad una parte dell'informazione di sinistra, perché per la prima volta tante persone hanno volutamente messo la faccia a loro discapito, pur di appoggiare la battaglia del m5s.
Questo ha creato una situazione che definirei di stallo. Si è scelto di abbassare le luci della ribalta, di non parlarne troppo, per cercare di far morire questa manifestazione esattamente come i primi due VDay.
Si è ritornati alla prima fase, passando dalla modalità combattiva contro qualsiasi battaglia del m5s, ad una fase di completa (o quasi), oscurità.

Secondo aspetto - Non credo che molti abbiano captato il grande cambiamento che ci sia stato ieri nel controllo della manifestazione. 
La centralità dell'evento non era più gestita in prima persona da Beppe Grillo, ma da attivisti, parlamentari e consiglieri comunali e regionali.
Tutto è girato intorno al lavoro svolto nelle istituzioni, specie nel consiglio regionale del Lazio e dai consiglieri eletti a Roma, per poi tornare sulla centralità dei rappresentanti eletti in Parlamento.
Con la nascita del direttorio, Beppe Grillo si è defilato ed è intervenuto per 10 minuti solo in chiusura di serata. Grillo non è più il microfono che coinvolge persone al fine di far conoscere le idee del m5s, ma ha assunto una posizione defilata, ma pur sempre incisiva.

Ecco il suo intervento di sabato.


Un intervento incisivo, non troppo lungo, ma che ha trasmesso i concetti giusti. Beppe è un grande comunicatore, è scomodo al sistema e come tutte le persone scomode, o piace o non piace.

Vorrei collegarmi all'aspetto del Quirinale, attraverso il discorso di Ferdinando Imposimato.
Il suo è stato un intervento molto profondo. E' stato meraviglioso perché ha parlato alla folla come farebbe un nonno con un suo giovane nipotino, proprio come dovrebbe fare un vero Presidente della Repubblica che abbia a cuore i principi democratici del nostro Stato.
E' riuscito a parlare trasmettendo concetti di onestà, partecipazione attiva dal basso e giustizia.

Ecco il video del suo intervento.



So che vederlo al Quirinale sarebbe il sogno di tantissimi cittadini italiani, ma purtroppo in un Italia controllata da chi è fortemente legato alle poltrone ed ai sistemi di gestione popolare a fini privati, so che questo nostro auspicio rimarrà solo un'utopia.

All'Italia serve una personalità che come " Capo dello Stato " riesca a garantire la tutela della Costituzione sulla quale giurerà, e non un Presidente che sia garante delle larghe intese pro riforme costituzionali. E' un controsenso! si giura sulla Costituzione, e poi si fa di tutto e di più per sfasciare i suoi principi.

Durante la manifestazione di sabato il MoVimento 5 stelle ha risposto all'invito di Renzi.
Qualche giorno fa Beppe aveva lanciato un grido a Renzi, chiedendo una rosa di nomi da valutare. In risposta, Renzi ha proposto un incontro al Nazareno con una delegazione di parlamentari m5s.
Tuttavia non doveva esser questa la risposta.
Renzi si sarebbe dovuto limitare a fornire una rosa sulla quale ci fosse la sua apertura, per verificare se ci fosse la possibilità di trovare una personalità condivisa con il MoVimento 5 stelle.
La risposta del MoVimento 5 stelle la conoscono tutti molto molto bene.
Qualora Renzi  presentasse una rosa di nomi come Amato, Prodi, Veltroni, Mattarella, D'Alema, Finocchiaro...la chiusura sarebbe automatica; mentre se i nomi fossero quelli di Strada, Rodotà, Angela, Imposimato, Zagrebelsky, sicuramente la convergenza su uno di queste personalità ci sarebbe pienamente.
Renzi lo sa, ma questo andrebbe a far saltare il patto del Nazareno siglato con Berlusconi, e farebbe deragliare la legge elettorale e le riforme costituzionali.
A Renzi la scelta, o una vera personalità garante dei principi costituzionali, o una personalità garante delle larghe intese PD - Forza Italia.

La risposta del MoVimento 5 stelle è arrivata in piazza durante la manifestazione. Eccola.



Si potrebbe contestare la formula, perché pretende di parlare in nome del popolo italiano, ma sono sicurissimo che. così come successo nel 2013, la grandissima maggioranza degli italiani vorrebbe un Presidente della Repubblica vicino alla cittadinanza e garante della Costituzione, che segni una chiusura del periodo Napolitano.
Solo attraverso un nome accordato col MoVimento 5 stelle si potrebbe arrivare a trovare una maggioranza solida a sostegno della votazione di una personalità del genere.
Ricordate le urla degli elettori del PD quando invocarono Rodotà fuori dal Parlamento? Io ricordo molto bene quei momenti.

Credo che tutti gli elettori del MoVimento 5 stelle, me compreso, possano ritrovarsi perfettamente nel ragionamento impostato da Marco Travaglio rispetto ai nomi che circolano per il " TotoQuirinale ".



Insomma, personalmente vedere al Quirinale Amato mi farebbe disperare non poco. Ricordate??



In chiusura, accettare l'incontro con Renzi al Nazareno, sarebbe stato come presentarsi nel luogo del misfatto. Il MoVimento 5 stelle vuole solo dei nomi da valutare con la cittadinanza. Renzi, se ci sei, batti un colpo.

Alla prossima!

Ps. Aggiornamento del 26/01/2015.

Renzi:<< Scheda bianca per 3 votazioni, poi solo un nome >>. Abbiamo già capito tutto cari connazionali... . I 4 nomi a questo punto non credo che arriveranno, e probabilmente presenteremo un nome degno di tutta la cittadinanza italiana, come successo nel 2013.

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