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lunedì 8 dicembre 2014

COME SI ESCE DALL'EURO? ECCO L'ITER PROCEDURALE CHE CI ATTENDERA'.

Salve gentili lettori.

In questo articolo, ho intenzione di continuare il percorso divulgativo sull'Euro, addentrandomi in una specifica che ha del fondamentale: COME SI ESCE DALL'EURO?

Non ho intenzione di spiegare, in questo articolo, le motivazioni che ci stanno spingendo fortemente a voler uscire dall'Euro, perché non è questo l'obiettivo che mi pongo oggi.
Con il referendum il MoVimento 5 stelle chiede di poter dare, come giusto che sia in una democrazia, parola agli italiani, siano loro pro o contro l'Euro. Questo per non ripetere una scelta (da noi ritenuta erronea) che ci portò dentro l'Euro senza una nostra reale considerazione decisionale, per via di scelte delegate ai politici.

Attraverso l'articolo che leggerete, troverete le risposte che, come lecito immaginare, i cittadini italiani si staranno ponendo prima di firmare a favore del referendum consultivo.
Spero che l'articolo risulti chiaro e completo, privo di lacune che vanificherebbero il fine dello stesso: LA COMPRENSIONE TOTALE DEL NOSTRO PERCORSO. 

Buona lettura.

Ci siamo cari amici! dopo un lungo percorso, siamo finalmente pronti alla raccolta firme per il referendum consultivo sull'Euro. 
Dopo aver depositato il testo della legge in Corte di Cassazione, in data 14 novembre 2014, il MoVimento 5 stelle si attesta a proseguire questo cammino, percorrendo la seconda fase: LA RACCOLTA DELLE FIRME.

Di norma, per avere la possibilità di depositare una proposta di legge popolare, serve raccogliere 50 mila firme. Tuttavia, questa è una soglia che neppure ci poniamo l'obiettivo di considerare. Essa è una NON SOGLIA, perché è un obiettivo che non abbiamo paura nel definire facilmente raggiungibile.
Il nostro vero obiettivo sarà raccogliere 1 milione o più firme, in modo da far arrivare la legge popolare all'interno del Parlamento, con una forza piuttosto imponente.

Fortunatamente, i tempi sono cambiati dal primo Vday del 2007, quando Beppe Grillo riuscì in una sola giornata a raccogliere 300 mila firme per la proposta di legge popolare denominata " PARLAMENTO PULITO ". Allora, purtroppo, non avendo rappresentati all'interno delle istituzioni, la proposta su praticamente cestinata, ma ora, grazie ai nostri eletti in Parlamento, la legge popolare sul referendum consultivo sull'Euro arriverà in discussione in Parlamento al 100%.

Il percorso, una volta raccolte le firme ed arrivato in Parlamento, sarà tutt'altro che semplice. Vi spiego nel dettaglio.
Per poter indire un referendum consultivo su una tematica comunitaria (come risulterebbe essere quello sull'uscita dall'Euro), servirà approvare una legge Costituzionale specifica, e questo prevederà un iter procedurale difficilissimo, specie con la maggioranza intransigente che si trova davanti il MoVimento 5 stelle in Parlamento.

Ma, quello che c'è di positivo, è che esiste un precedente, datato 1989!
Leggete qui (fonte Wikipedia):

Il referendum consultivo del 1989 in Italia si è tenuto il 18 giugno 1989, contestualmente alle elezioni europee del 1989, per sentire il parere popolare sul conferimento o meno di un mandato costituente al Parlamento europeo eletto nella stessa occasione. Poiché la Costituzione della Repubblica Italiana prevede solo due tipi di referendum, quello abrogativo e quello confermativo per quel che riguarda la procedura di revisione costituzionale, per poter indire un referendum consultivo si è dovuto procedere approvando ad hoc la legge costituzionale 3 aprile 1989.

Dalla nostra parte, quindi, c'è un precedente molto, molto interessante. Questo a dimostrazione del fatto che, quando le cose si vogliono fare realmente, all'interno una vera democrazia rappresentativa, le cose si fanno! qualora i rappresentanti della maggioranza fossero realmente democratici, voteranno a favore del referendum, proprio per fiducia verso uno dei pochi strumenti di democrazia diretta previsti in Costituzione.

L'iter procedurale, per approvare una legge Costituzionale, è assai complicato. Come impone il contenuto dell'importantissimo art.138 della nostra Costituzione (che il MoVimento 5 stelle ha difeso dallo svuotamento provato dalla maggioranza del governo Letta nel 2013), per l'approvazione di tale testo servono 4 votazioni favorevoli ( 2 per ciascun ramo del Parlamento ). All'interno di quest'iter procedurale, una volta arrivati al primo ciclo di deliberazioni favorevoli in ciascuno dei due rami, si dovrà attendere per ben 3 mesi, prima di aver la possibilità di votare nuovamente sul tema per la seconda volta. Inoltre, nella seconda votazione, in ciascuna delle due Camere, vi è posta l'obbligatorietà della maggioranza ASSOLUTA.
Questo è l'articolo 138, un lucchetto che blinda i tentativi d'attacco alla Costituzione. Siamo fortunati ad averlo, e per questo lo difendemmo nell'estate 2013.

Vi ho spiegato l'iter procedurale assolutamente in salita che attenderà il MoVimento 5 stelle in questa battaglia molto, molto, ardua...come avrete sicuramente compreso ora.

Abbiamo bisogno del maggior numero di firme possibili, per mettere pressione alla maggioranza e permettere ai cittadini italiani di votare sul tema. 
QUESTA E' DEMOCRAZIA!



Questa è anche l'unica strada veramente democratica che può seguire il MoVimento 5 stelle da opposizione. Cercare di inserire i cittadini nella decisione su una tematica così importante è un gesto di grande fiducia verso la democrazia diretta, che i partiti che hanno creato l'Euro difficilmente accetteranno di perseguire, per paura di disintegrarsi e doversi assumere le responsabilità della scelta errata.

Ma noi siamo pronti, e voi dovrete aiutarci!!!

Alla prossima!




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