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lunedì 17 novembre 2014

L'EURO E' UN SISTEMA DI DEBITO, PER QUESTO E' INSOSTENIBILE

Salve gentili lettori.

In questo articolo vorrei continuare il percorso informativo sulla tematica Euro, come ho già cominciato a fare da circa due settimane nel mio blog personale.
Nello specifico, è arrivato il momento di addentrarci nelle tematiche interne al sistema di emissione della moneta Euro. Sinceramente credo che moltissime persone in Italia ignorino completamente il metodo di emissione della moneta che stiamo utilizzando, credendo che essa sia comunque di proprietà degli Stati aderenti al sistema UE. Purtroppo non è così, e con questo articolo proverò a spiegarvi il funzionamento dell'Euro.

Buona lettura.

Partiamo da un dato fondamentale: il bilancio dell'Italia è in avanzo primario. Eh si cari lettori, al netto degli interessi che l'Italia paga sul debito pubblico, il nostro Stato risulta essere in attivo. Cosa significa questo? Significa che la differenza tra entrate ed uscite nel bilancio del nostro Stato, da come risultato finale un segno positivo. Questo è l'avanzo primario. Qualora non avessimo il fardello degli interessi sul debito da pagare, l'Italia non vedrebbe aumentare di anno in anno il suo debito. Mondo dei sogni?

Aspettate, andiamo per gradi.

Dall'arrivo della crisi economica scoppiata negli USA nel 2006, ed arrivata in Europa, e quindi anche in Italia, nel 2008, l'Italia ha visto progressivamente aumentare il suo debito pubblico, che negli anni precedenti alla crisi stava scendendo con un ritmo accettabile, anche se non in modo gigante come successo in Spagna.
Rimettendo insieme i dati, quindi, scopriamo che l'Italia è in avanzo primario da anni, ma vede il suo debito pubblico salire progressivamente da 6 anni.
Questo è chiaramente un sistema perverso, ed è dovuto alla modalità di approvvigionamento di moneta degli Stati aventi come moneta l'Euro.

Vedrete che il sistema non sarà difficile da comprendere.

Molto semplicemente, gli Euro che vengono emessi dalla Banca Centrale Europea (BCE) non sono di proprietà degli Stati UE aderenti all'Euro, perché essa non è una banca pubblica, ma è una BANCA PRIVATA. All'interno della BCE vi sono tutte le banche degli Stati aderenti, che detengono le quote azionarie della stessa. Forse non lo sapete, ma la Banca d'Italia, così come la Bundesbank tedesca, e le altre banche degli Stati, non appartengono allo Stato, ma appartengo a fondazioni private (banche private, assicurazioni, ecc).
Ci troviamo quindi con una Banca Centrale Europea di proprietà privata, controllata dalle banche centrali degli Stati aderenti, anch'esse di proprietà di soggetti privati. Nulla di pubblico, nulla!

Cos'è successo con l'Euro? E' successo che lo Stato ha ceduto la sua potestà di stampare moneta, cedendola alla BCE.
La BCE, come detto in precedenza, stampa Euro, e gli Stati aderenti all'Eurozona, per approvvigionarsi della moneta, devono emettere titoli di Stato (ovvero titoli di debito). Cosa succede quindi? Succede che, emettendo titoli di debito, lo Stato acquisisce la moneta, ma si impegna a restituire il capitale più gli interessi al soggetto acquirente.
Quindi, l'Euro è di per se un debito, perché ad ogni banconota, corrisponde un titolo di debito che è il meccanismo per approvvigionarsi di questa moneta.

Esempio semplicissimo, forse banale: spiegatemi, come fa uno Stato ad approvvigionarsi di 100 Euro emettendo un titolo del valore di 100 Euro al quale corrisponde un tasso d'interesse (ovvero il profitto del creditore dello Stato) ?
Per ogni 100 Euro presenti nel circolo, ci sarà un debito pari a 100 Euro + interessi (ovvero 100 Euro di capitale + profitto del creditore).
Questo costringe gli Stati a pagare gli interessi attraverso il prelievo forzoso usando imposizioni fiscali pesanti (in Italia al 65%) e prosciugando i risparmi privati.
Gli Stati che riescono a stare in piedi sono quelli che per approvvigionarsi di moneta emettendo un titolo di debito, riescono a piazzare nel mercato il loro titolo con un tasso d'interesse minore (es. Germania che per qualche anno ha piazzato i suoi BUND a tasso quasi nullo).
L'Italia, specie nel 2011, prima dell'arrivo di Monti, ha visto schizzare lo spread con i titoli tedeschi (SPREAD = differenziale tra il tasso d'interesse pagato da Germania e Italia per piazzare i loro titoli di debito). Chi paga meno interessi regge, chi ne paga di più soccombe e crea più debito, alla quale corrisponde un aumento di interessi sullo stesso.

L'Euro è una spirale pazza, ed anche a forza di tagli alla spesa (austerity), l'Italia non potrà mai fermare questo circolo vizioso, il debito continuerà ad aumentare ed a questo corrisponderà sempre più capitale da dover destinare al pagamento degli interessi sul debito.

Nel 2011 la Germania piazzava i suoi BUND quasi a tasso 0, mentre noi piazzavamo i nostri titoli quasi al 7%. Per ogni 100 Euro, creavamo nuovo debito per 107 Euro (capitale 100 + 7 profitto del creditore).

Questa speculazione sullo spread fu piazzata per far saltare in governo in carica (non che io sostenga Berlusconi, anzi, per nulla), e piazzare prima Monti, poi Letta ed ora Renzi, nessuno dei 3 eletto dal popolo.
Ora il differenziale sui titoli tedeschi ed italiani è sceso da 150-160 punti, perché è salito il tasso d'interesse pagato dai tedeschi, ed i nostri si sono fortunatamente assestati. Ma il debito sale, sale, sale, e continuerà a salire qualunque sia il taglio fatto alle spese.

Lo Stato taglia su sanità, istruzione, manutenzione del territorio, investimenti produttivi, alza le imposte per aumentare il gettito fiscale, per restare in avanzo primario e cercare di rimanere a galla, ma questo giochino ormai è alla frutta, dato che l'economia dello Stato è in flessione da anni ormai.
Pagare più di 80 miliardi di Euro all'anno d'interessi sul debito non è più possibile, se si continuerà a rimanere in questo sistema dell'Euro.


Spero di essermi riuscito a spiegare bene!

Alla prossima!!




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